Lunedì 29 Aprile 2024

Il continente perduto dall’Europa

Cesare

De Carlo

Transazionale: la fantasia terminologica dei burocrati di Bruxelles è pari alla loro miopia. Per recuperare l’Africa, continente perduto, già la scorsa estate un rapporto della Ue auspicava aiuti "transazionali basati su comuni valori e congiunte visioni". Parole in libertà. Da allora le scarse risorse sono state assorbite dall’Ucraina e la penetrazione della Russia e della Cina è diventata ancora più marcata. Con i risultati che vediamo. Primo: l’esplosione dell’immigrazione illegale. Secondo: l’Africa sempre più lontana dall’Europa anche diplomaticamente. All’Onu 25 Paesi su 54 non hanno votato la risoluzione per la fine dell’aggressione russa. Non un caso e nemmeno una sorpresa. Il continente perduto dall’Europa è stato trovato e occupato dalla Cina e dalla Russia. La Cina controlla l’export delle materie prime. La Russia ha approfittato dell’inerzia europea per favorire l’avvento di governi filorussi animati da un antico anticolonialismo. E Macron le ha reso il compito più facile quando ha ritirato le sue truppe dall’Africa centrale. Poche settimane dopo al loro posto è arrivata la Wagner. Putin dunque ha creato un secondo fronte nel suo conflitto anti-occidentale. Non solo. Ha trasformato in un boomerang le sanzioni volute da Biden e alle quali l’intera Europa si è accodata. Un suicidio: la punizione che avrebbe dovuto metterlo in ginocchio sta facendo soffrire anche l’Europa. Una conferma? Il fenomeno migratorio. Il crollo dell’export dei cereali ucraini ha esasperato la fame africana ed è all’origine delle ricorrenti invasioni. L’Italia è la più esposta. Chi ringraziare? Il cattivo Putin? O non anche il confuso Biden? La sua leadership rivaleggia con il buonismo velleitario di Obama. Bombardò Gheddafi per portare la democrazia in Libia. Ora quel Paese è l’hub degli scafisti e delle tragedie del mare. ([email protected])