Mercoledì 24 Aprile 2024

I Comuni contro le Regioni: no a 20 certificati locali

Sul pass vaccinale è già scontro tra enti territoriali, Comuni contro Regioni, su chi deve rilasciare il certificato e su come deve essere usato per non creare disagi. Il Lazio come la provincia autonoma di Bolzano hanno già lanciato il proprio pass. "Nel Lazio abbiamo predisposto un pass vaccinale per le persone che hanno ottenuto le due dosi di vaccino. Si può scaricare dal cellulare, ne abbiamo registrato 500mila e circa 170mila sono stati scaricati", così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, precisando che "non c’è un obbligo del medico di scaricarlo". Rispondendo ai rilievi dei medici di base che sostengono che il pass non sia di propria competenza, Zingaretti sottolinea che "noi alcuni anni fa abbiamo investito 25 milioni di euro su un data center, e il pass vaccinale, così come la prenotazione per i tamponi, per il vaccino, i referti delle analisi nel Lazio si può fare da computer o cellulare. Credo si riferiscano a pazienti che hanno chiesto ai medici il pass anche se loro non avevano eseguito il vaccino. Ma i cittadini che vogliono il pass lo possono scaricare da casa, non c’è un obbligo del medico di scaricarlo".

Ma il sindaco di Firenze, Dario Nardella (dem come il governatore del Lazio), esprime un concetto chiaro, per evitare che succeda un caos tra regioni, come avviene coi vaccini. "Non possiamo trovarci con un green pass europeo, un green pass cinese, un green pass americano e un green pass giapponese, per dire. Se poi mettiamo in mano alle regioni pure le regole sui green pass, siamo finiti. Anche qui di fronte all’emergenza dobbiamo essere più verticalizzati, più chiari e ci vuole maggior coordinamento centrale. Evitiamo di fare 20 green pass regionali e 100 green pass internazionali. Ci vorrebbe un sistema univoco a livello europeo, se è possibile a livello internazionale".