Venerdì 18 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

Morto Gianni Mura, storico giornalista sportivo

Aveva 74 anni ed è stato stroncato da un attacco cardiaco. Seguì soprattutto calcio e ciclismo

Gianni Mura (Foto Isolapress)

Roma, 21 marzo 2020 - Lutto nel mondo del giornalismo sportivo. All'età di 74 anni è morto Gianni Mura, giornalista e scrittore. Mura è deceduto questa mattina all'ospedale di Senigallia a seguito di un improvviso attacco di cuore.

Mura, firma del quotidiano La Repubblica, era nato a Milano nel 1945. Studi classici al liceo Manzoni di Milano, nel 1964 venne assunto come praticante alla Gazzetta dello Sport allora diretta da Gualtiero Zanetti. Alla Rosea rimase otto anni, poi scrive anche per il Corriere d'Informazione, Epoca e L'Occhio. Prima di entrare a Repubblica nel 1976.

Nel corso degli anni ha raccontato tantissime vicende di sport, dal calcio al ciclismo soprattutto (ha seguito per esempio moltissime edizioni del Giro d'Italia e del Tour de France) tratteggiando affreschi dell'Italia. 

Al Tour de France aveva dedicato "La Fiamma Rossa. Storie e strade dei miei Tour" del 2008. Al ciclismo erano legati alcuni dei suoi aneddoti più divertenti come ad esempio quando passò di nascosto le sigarette al Cannibale Eddy Merckx durante il Giro, e al ciclismo dichiarò amore dicendo una volta: "Gli Europei sono lavoro, il Tour è una vacanza". E' stato direttore della rivista di Emergency "E - il mensile" nel 2011 mentre nel 2015 aveva iniziato la sua rubrica su Scarp de tenis dal titolo "Le storie di Mura".

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Con l'altro grande del giornalismo italiano, Gianni Brera, condivideva anche la passione per la buona tavola, e per il vino inteso innanzitutto come cultura da studiare, e poi spiegare. Non a caso, firmava anche rubriche enogastronomiche. Imperdibile, per gli amanti del genere, il suo libro "Non c'è gusto", un tour nella società italiana.

All'attività giornalistica ha affiancato quella di scrittore: tra i libri, nel 2007 pubblicò il primo romanzo, "Giallo su giallo", vincitore del Premio Grinzane.

Dal 1998 era presidente della giuria del premio L'Altropallone, riconoscimento simbolico sportivo per la pace e solidarietà.

Celebri anche certe sue frasi come "lo sport avrà tanti difetti, ma a differenza della vita nello sport non basta sembrare, bisogna essere". I sui campioni preferiti? Pietro Mennea, Sara Simeoni, Gigi Riva e Gaetano Scirea.

Tra i messaggi di cordoglio quello della Lega calcio di serie A che definisce Mura "celebre firma sportiva che ha raccontato con grande capacità ed esperienza le storie del calcio, e dello sport in generale, durante la sua lunga carriera". Un professionista "sempre in grado di fornire un punto di vista attento e competente alle vicende del nostro mondo". Anche il presidente del Coni, Gianni Malagò, ha inviato un messaggio alla famiglia.

L'Inter scrive: "Ha raccontato pagine memorabili della storia del calcio, del ciclismo e dello sport in generale".

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