A due anni dalla sepoltura nel cimitero di Sant’Anna a Trieste, la salma di Liliana Resinovich sarà riesumata. Una procedura "opportuna", secondo la consulente della procura di Trieste, l’antropologa forense Cristina Cattaneo, cui è stato affidato il compito di redigere una perizia medico-legale per fare chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte della 63enne, trovata cadavere il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, con la testa avvolta in due sacchetti di plastica e il corpo chiuso in due sacchi, infilati uno dall’alto e l’altro basso. Lo scorso febbraio la procura – convinta dalle indagini che si trattasse di un suicidio – aveva chiesto di archiviare il caso. L’auspicio dei familiari della donna è che ora "si arrivi alla verità".
CronacaFu trovata morta in un bosco, disposta la riesumazione della salma. Si riapre il caso di Liliana Resinovich