Domenica 5 Maggio 2024

Filippo riunisce una famiglia divisa Il pianto silenzioso della Regina

I funerali al castello di Windsor: le lacrime di Carlo e l’inno “God save the Queen“ a chiudere la cerimonia

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di Deborah Bonetti

Un funerale intenso e toccante, "senza tante storie", proprio come lo voleva Filippo. Ieri, in una splendida giornata primaverile di sole, la Gran Bretagna ha dato l’ultimo solenne saluto al Duca di Edimburgo, morto il 9 aprile alla soglia dei 100 anni, dopo 73 anni di matrimonio con la Sovrana. La 94enne regina (compie i 95 anni mercoledì prossimo), ora vedova, è apparsa affranta; una figura minuta vestita di nero, seduta tutta sola nella gotica cappella di San Giorgio al Castello di Windsor, con il capo chino per la maggior parte della messa. Più a distanza c’erano i suoi quattro figli con le rispettive mogli (tranne Andrea che è divorziato dalla rossa Fergie) e i nipoti, fra cui non mancavano i principi William e Harry, i figli di Anna (Peter e Zara), le figlie di Andrea (Beatrice ed Eugenia) e i figli dell’ultimogenito Edoardo e della moglie Sophie (James e Louise).

A seguito delle restrizioni dovute alla pandemia, non ci potevano essere più di 30 invitati e quindi la sovrana ha scelto i familiari e gli amici più stretti del duca, fra cui c’era anche la contessa Mountbatten di Burma (Penelope Knatchbull), nota come “Penny”, una delle compagne più intime di Filippo che le malelingue descrivono come "più di un’amica”". Il feretro del duca, coperto con il suo stendardo reale, una corona di fiori, un cappello della marina e una spada, è stato portato in processione all’interno del castello di Windsor a bordo di una Land Rover modificata dal duca stesso per fungere da carro funebre, preceduta dalla banda militare con i tamburi neri a lutto. Più di 700 soldati e ufficiali di tutte le varie forze armate, compresa la marina e la Royal Air Force (RAF) hanno partecipato alle esequie, che si sono svolte senza pubblico, nel silenzio interrotto solo dai brani musicali scelti dal duca stesso per marcare la cerimonia. Dietro al feretro marciavano il principe Carlo, visibilmente provato e con il viso segnato dalle lacrime, accanto alla sorella Anna (vera donna di ferro della famiglia). Dietro di loro, i principi Andrea (ora inviso al pubblico a seguito della sua amicizia con il pedofilo americano Jeffrey Epstein) ed Edoardo, e subito dietro i principi William e Harry, tra cui era stato messo il primo nipote maschio del duca, Peter Phillips (figlio di Anna e del primo marito, Mark Phillips). La regina ha seguito tutti a bordo della sua Bentley, insieme alla sua dama di compagnia: la prima volta che la sovrana seguiva il suo principe consorte, visto che normalmente era sempre Filippo due passi dietro ad Elisabetta II. Tutte le donne della famiglia reale indossavano cappellini neri e gioielli con perle e diamanti, considerate le gemme più appropriate per i funerali fin dai tempi vittoriani.

Alle 15 ora locale, l’intero Regno Unito si è fermato per un minuto di silenzio, segnato da un colpo di cannone prima e dopo i 60 secondi. Il pesante feretro del duca (quercia inglese, foderata in vari strati di piombo) si è fermato in pausa sulla scalinata che porta all’ingresso della cappella di San Giorgio, più spesso teatro di matrimoni reali come quello tra Harry e Meghan, nel 2018 e quello del principe Carlo stesso, con la seconda moglie Camilla, nel 2005. Poi il fischio dei cadetti della Royal Navy ha accompagnato l’ingresso della bara nella cappella, dove la aspettavano il Decano di Windsor, David Conner e l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, che hanno celebrato insieme la messa funebre. Dopo diversi canti (eseguiti da quattro coristi socialmente distanziati) e letture sacre, uno dei momenti più toccanti è stato quello del suonatore di cornamusa, che ha dato l’addio al feretro suonando da solo e marciando fuori dal castello. Alla fine è stato suonato il “silenzio” da quattro trombettisti dei Blues & Royals e il feretro del duca è stato condotto nella volta reale, dove riposerà accanto a diversi sovrani del regno, come Giorgio III, IV, V e VI e dove la stessa regina verrà interrata, come da lei richiesto, in futuro.