Manovra alla prova del Senato, dove da ieri è in corso la discussione generale mentre le opposizioni sono riuscite a strappare qualche ora in più per la sua approvazione, prevista per stamattina. Il governo ha chiesto la fiducia al Senato. In Assemblea il provvedimento, come ampiamente previsto, è appprodato senza relatore. Sono 812 gli emendamenti che sono stati presentati in commissione Bilancio, 108 gli ordini del giorno, ma con la fiducia decadono tutti e non verranno discussi.
La minoranza continua ad attaccare la prima Finanziaria del governo Meloni (in foto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti) e il senatore a vita Mario Monti ha già annunciato il suo voto di astensione sul testo pieno di "chiaroscuri".
Duro il giudizio del Dem Carlo Cottarelli, noto economista: "Qui si sta mettendo a rischio il futuro delle entrate italiane. È una cosa che ho visto fare da molti Paesi, che pur di avere qualcosa subito, si ipotecano il futuro". La manovra "finirà nei manuali di Finanza pubblica su come non fare una legge di Bilancio". Da M5s un altro attacco: "Il quadro che ne viene fuori non ha nulla di coraggioso, nulla di votato alla crescita, nulla di socialmente giusto", ha detto Dolores Bevilacqua. A narrare una storia "ci troverebbe a raccontare le gesta di un novello Robin Hood che ruba ai poveri per dare ai ricchi".