Venerdì 8 Novembre 2024

Enel Green Power: "Incarichi ad aziende di qualità. Anche noi siamo parte lesa"

L’amministratore delegato Bernabei: nella centrale non c’erano problemi di sicurezza "Per i lavori abbiamo incaricato ditte di primissima affidabilità, che poi hanno autonomia".

Enel Green Power: "Incarichi ad aziende di qualità. Anche noi siamo parte lesa"

Enel Green Power: "Incarichi ad aziende di qualità. Anche noi siamo parte lesa"

CAMUGNANO (Bologna)

"Non c’è nessuna catena di subappalti. Enel non merita questo tipo di affermazioni". L’amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, prende la parola e respinge con forza le accuse (lanciate dai sindacati) di aver fatto ricorso a subappalti selvaggi. "Alla centrale idroelettrica si stavano realizzando delle prove cominciate due anni fa, a settembre 2022 – spiega –. Era un intervento pianificato di aggiornamento tecnologico, perché qualsiasi asset deve essere aggiornato. Erano interventi previsti, non fatti perché c’era un problema di sicurezza. L’intervento al gruppo uno era terminato da tempo, quello al gruppo due era nella parte finale con le prove di collaudo". La voce è a tratti concitata, sono momenti molto difficili per tutti. Enel è nell’occhio del ciclone. L’inchiesta della procura dovrà far luce sui lavori e sulle ditte incaricate per capire la causa della tragedia e le eventuali responsabilità.

Ma Bernabei vuole chiarire fin da ora un punto per l’azienda cruciale: "Enel Green Power è il committente di questi lavori e ha incaricato delle aziende di primissima affidabilità, come Abb, Siemens e Voith, proprio perché si tratta di attività molto specialistiche. Queste aziende stavano lavorando incaricate da noi ed è una loro libera decisione quella di avvalersi solo di personale proprio oppure chiamare ulteriori specialisti esterni. Dunque, non esiste una catena di subappalti. Le aziende hanno scelto in autonomia. Leggere tutta una serie di cose che circolano è qualcosa che credo non meritiamo". D’altronde, prosegue l’ad, "questo è un settore dove gli specialisti è anche difficile trovarli. A volte nemmeno questi grandi player hanno tutte le competenze all’interno e possono rivolgersi ad altri. Siemens si è rivolta a due aziende specializzate in automazione e software, Abb a nessuno e Voith a un’altra azienda".

Le domande piovono numerose dai tanti giornalisti stipati sotto la tenda. "Noi parte lesa? Qui abbiamo subìto un danno importante – dice affranto Bernabei –. Abbiamo subìto un danno importante in termini di vite umane e abbiamo subìto un danno importante perché qui ci sono stati vari eventi: c’è stata una esplosione, un incendio, una distruzione, un collasso. Da questo punto di vista abbiamo subìto un danno come Enel, ma adesso quello che ci preoccupa è ritrovare tutti i dispersi e stare vicini alle famiglie. C’è grande dolore da parte di tutti – aggiunge l’ad –, stiamo collaborando per recuperare quanto prima i dispersi. Nelle ultime 24 ore abbiamo fatto arrivare idrovore da altre centrali Enel in l’Italia, gruppi elettrogeni, robot che hanno perlustrato e operano".

Infine, le cause di questa catastrofe. Ci sono già ipotesi o idee su cosa possa essere successo? Bernabei è categorico: "È presto per parlare di un’idea. Abbiamo visto gli effetti, a tempo dovuto si faranno tutti gli accertamenti con le autorità preposte. In questo momento non abbiamo idee. Non è nemmeno possibile, oltre che inopportuno data la situazione. Che senso ha fare congetture che non servono a niente? Dobbiamo recuperare i dispersi, questa è la priorità".

Gilberto Dondi