Giovedì 2 Maggio 2024

Duello sulla spunta blu Twitter declassa l’account del Papa Protesta del Vaticano

Santa Sede contraria alla policy di Musk che impone 8 euro mensili "Il social continui a certificare l’autenticità del profilo di Francesco".

Duello sulla spunta blu  Twitter declassa  l’account del Papa  Protesta del Vaticano

Duello sulla spunta blu Twitter declassa l’account del Papa Protesta del Vaticano

di Giovanni Panettiere

Scontro fra la Santa Sede e Elon Musk sulla piattaforma Twitter, di proprietà del magnate americano. Oggetto del contendere, la decisione del tycoon di togliere la spunta blu – quella che originariamente certificava l’identità ufficiale degli utenti più celebri – a tutti gli account di rilievo, compresi il profilo del presidente Usa, Joe Biden, e del suo omologo russo, Vladimir Putin, indisposti a pagare la tariffa di otto euro al mese introdotta dalla nuova policy del social nelle scorse settimane. Dalla sua creazione nel 2009, proprio quello che oggi appare essere il simbolo della discordia è stato invece un elemento distintivo che ha contribuito a rendere Twitter e i suoi cinguettii un forum affidabile per giornalisti e attivisti.

Per la verità la stretta di Musk ha risparmiato – forse per metterli sotto pressione – più di un vip, vedesi la star Nba, LeBron James, o lo scrittore horror, Stephen King. Entrambi i diretti interessati si sono affrettati in queste ore a dichiarare di non aver versato un centesimo a Twitter e di non aver nessuno proposito di farlo neanche in futuro. Al pari di papa Francesco che tuttavia, nonostante i 18,8 milioni di follower del suo account Pontifex – aperto dal predecessore Benedetto XVI –, ha perso l’ambita spunta blu. Almeno per il momento, visto che la Santa Sede ha deciso di dare battaglia a Musk, cattolico antiabortista e pro famiglia tradizionale, ricevuto lo scorso luglio dal Papa in udienza privata con quattro dei suoi sette figli. Quaranta minuti a parlare di ambiente e di futuro dell’umanità, con tanto di foto oppurtunity postata dal magnate di Tesla su Internet.

"In attesa di conoscere le nuove policy della piattaforma, la Santa Sede confida che esse comprendano la certificazione dell’autenticità degli account", è il commento d’Oltretevere. Anche solo per una questione di prestigio e autorevolezza spirituale, a più di un cattolico il ’pedaggio’ su Twitter per il Papa fa storcere il naso. Dal canto suo, però, Musk rivendica che la nuova politica del social resta l’unico modo per scongiurare il proliferare di account falsi.

In campo religioso, oltre a Francesco hanno perso la spunta blu sia il patriarca ortodosso di Mosca, Kirill, sia il leader supremo iraniano, Khamenei. Si è salvato, invece, il Dalai Lama che nelle scorse settimane ha diviso il web col suo discutibile "succhiami la lingua" rivolto in presenza a un bambino. Al Papa ad ora non resta che il ’purgatorio’ della spunta grigia. Quella riservata da Musk agli account delle amministrazioni pubbliche. Sacre e profane.