Giovedì 7 Novembre 2024
ETTORE MARIA COLOMBO
Cronaca

Dopo gli scandali Renzi e il calcio malato "Niente soldi per la A Aiutiamo le giovanili"

Il leader di Iv stronca i provvedimenti per soccorrere il settore in crisi "Mi rivolgo alla Meloni: abbiamo una manovra che aumenta la benzina. Non possiamo spendere denari e ripianare i debiti delle grandi società"

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di Ettore Maria Colombo

La politica si mobilita per aiutare il calcio italiano proprio mentre infuria lo scandalo-Juventus, ma un tifoso viola sfegatato, Matteo Renzi, leader di Italia viva, tuona: "Si tratta di una vergogna assoluta. Trovo scandaloso che in una manovra che aumenta il costo di benzina e sigarette si ripianino i problemi di bilancio delle squadre di Serie A. Capisco che il calcio porti voti e che tanti editori abbiano una squadra di calcio. Ma stiamo parlando di una vergogna assoluta. Piuttosto diamo quei soldi alle società che fanno sport con i giovani, ai volontari o alla cultura. Non alle squadre di serie A".

Il deciso intervento di Renzi si spiega con il fatto che sono in arrivo sotto forma di sconti sulle tasse, Iva e contributi pagati a rate, cospiqui aiuti al settore calcio. È una delle due ricette che il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, ha avanzato per salvare il mondo del pallone. La "scusa" della richiesta di salvataggio è che sul calcio si è abbattuta la scure del Covid che ha impedito a lungo l’accesso agli stadi incidendo notevolmente sui ricavi. In suo soccorso è giunta quindi la Commissione Bilancio di Palazzo Madama, che ha approvato due emendamenti al ‘Dl Aiuti Quater’, attualmente in via di conversione al Senato, a firma proprio del patron biancoceleste, vicepresidente alla Bilancio, ma sottoscritti in modo bipartisan da tutti i partiti (FI, FdI, Pd, M5S, Autonomie e Misto, tranne Iv).

In pratica, i due emendamenti, già ribattezzati ‘salva serie A’, dicono – il primo – che i versamenti verso l’erario delle società calcistiche potranno essere diluiti in 60 mesi, di cui i primi 3 da pagare, senza interessi o more, entro il 22 dicembre (in tutto parliamo di 480 milioni di euro). Mentre il secondo, a cofirma Lotito, prevede di allungare da 3 a 5 anni la durata dei contratti dei diritti tv. Il "lodo Lotito" è stato subito avallato e lodato da tutti i patron di serie A. Come Urbano Cairo, patron del Torino: "Bene Lotito. Il nostro mondo è in difficoltà. Sono stati commessi errori, come in altri settori, che hanno ricevuto lo stesso aiuti che servono". Anche il presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, assicura che "Tutti vogliono pagare ma farlo in modo ragionevole e rateizzato, in cinque anni, come la legge prevede".

Renzi, però, non ci sta. Tanto che già durante l’assemblea nazionale di Iv a Milano, l’altro ieri, si era rivolto, dal palco, direttamente a Meloni per chiedere al governo di "non dare o fornire alcun sostegno alle società professionistiche di calcio, dopo tutte le schifezze che alcune di loro (leggi: la Juve, ndr) hanno combinato e che dovrebbero imparare a gestire i budget in modo serio. Basta. Altrimenti non solo voto contro ma chiederò alla capogruppo Paita di intervenire in Aula per dire che dare un centesimo alle società di serie A è una vergogna". Renzi non è nuovo a interventi a su un settore che gli sta molto a cuore e segue con passione (ha fatto anche l’arbitro di calcio), ma è solo. Solo Carlo Calenda twitta "concordo". Il resto della politica sta con Lotito.