
L’attivista svedese Greta Thunberg, 22 anni, a Parigi: «Israele ci ha rapiti in acque internazionali»
Nitrosi
Invece di deridere Greta Thunberg, bisognerebbe ascoltare questa coraggiosa ragazza venuta dalla Svezia e con lei tutte le altre ragazze e i ragazzi che ci stanno dando una lezione di dignità e umanità. Ieri Greta è stata rispedita in Europa da Israele, dopo che il veliero con cui cercava di raggiungere Gaza – viaggio simbolico per portare aiuti – è stato bloccato con un blitz militare di Israele. "Siamo stati rapiti in acque internazionali", ha detto lei. Sul viaggio in mare qualcuno ha fatto ironia in modo becero, ovviamente per delegittimare Greta e gli altri. E qualcuno si stupisce che dall’ambientalismo Greta sia passata alla Palestina. Una domanda che non si pone la Generazione Greta, come potremmo definire questi giovani che stanno risvegliando le coscienze in tutto l’Occidente. È la generazione della disobbedienza civile dei Fridays for Future che oggi unisce l’ansia per il futuro con il no alla guerra. Alla guerra ovunque sia. La Palestina è un simbolo, perché lì il mondo dimostra tutta la sua incapacità di fermare la mattanza di umani. Non è antisemita questa generazione, ma solo inorridita dall’odio. L’attivismo è la sua filosofia, il modo non violento per cercare di cambiare le cose ed esprimere la rabbia di fronte alle ingiustizie. E se sentono rabbia, i giovani, è perché sono ancora umani.