Covid, in Spagna stagione turistica a rischio: "Terapie intensive critiche in Catalogna"

Autorità sanitarie a Barcellona: "Cure intensive al collasso entro fine luglio". Preoccupano anche Canarie, Paesi Baschi e Madrid. Allerta variante Delta in Francia. Attesa sugli effetti del "liberi tutti" della Gran Bretagna

Covid a Barcellona

Covid a Barcellona

Roma, 18 luglio 2021 - Non si ferma la diffusione della variante Delta, responsabile della maggioranza di contagi Covid in tutti i Paesi, e la situazione generale preoccupa tutta Europa. E in particolare in questo periodo causa grande incertezza nei turisti in partenza che hanno pianificato, o verrebbero fare, una vancanza all'estero, nelle mete più tradizionali dell'estate come località di mare o le capitali. Tra queste c'è la Spagna, ma proprio dalla penisola iberica e dalle sue isole arrivano notizie su una situazione in costante peggioramento. Fino all'allerta lanciata oggi dalle autorità sanitarie della Catalogna - dove sono stati reintrodotti distanziamento e coprofuoco - del rischio di tornare ad avere i reparti di terapia intensiva saturi a Bercellona e negli ospedali catalani entro fine luglio.

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Catalogna

L'esplosione dei contagi per la quinta ondata di coronavirus aumenta la pressione sulle terapie intensive della Catalogna, che potrebbero raggiungere il collasso in 10 giorni. A lanciare l'allarme è Gemma Craywinckel, direttrice di CatSalut, l'ente preposto alla gestione del sistema di prestazioni sanitarie pubbliche della Comunità catalana. La responsabile, citata da El Mundo il 18 luglio, ha riconosciuto che la reazione a questa nuova ondata è arrivata in ritardo, e ha previsto che entro fine luglio i pazienti in terapia intensiva potranno essere 400 o 500. In alcune dichiarazioni rilasciate a una radio locale Craywinckel ha indicato che si attende l'arrivo un nuovo picco della pandemia a fine luglio "e non è un picco ottimistico, si parla di pazienti critici che possono essere tranquillamente collocati tra i 400 e i 500", rispetto ai 297 presenti ora nelle terapie intensive. La responsabile ha assicurato che, in questo momento in cui parte del personale sanitario è in vacanza, "400 pazienti (Covid in terapia intensiva) hanno lo stesso peso di 600 in un altro momento", quindi il sistema sanitario è molto sotto stress.

La preoccupazione è alta in Catalogna, dove i pazienti in terapia intensiva sono passati da 114 registrati il 1 luglio a 297 di ieri, secondo gli ultimi dati disponibili. Senza raggiungere una situazione così grave, anche altre comunità come Galizia, Cantabria, Paesi Baschi e Madrid hanno registrato un aumento dei ricoverati in intensiva nelle ultime 24 ore.

Isole Canarie

Nelle ultime 24 ore le Canarie hanno registrato 569 nuovi casi di Covid-19, quindi il totale dei casi accumulati nelle isole sale ora a 69.382 con 8.396 attivi, di cui 47 ricoverati in terapia intensiva e 287 ricoverati, secondo i dati del miinistero della Salute del governo delle Canarie. Per fascia di età, la maggior parte dei contagi si è verificata nei giovani tra i 20 ei 29 anni, con 150 casi. Nell'ultimo giorno si sono registrate due vittime a Tenerife, due uomini di 69 e 89 anni: entrambi avevano patologie pregresse. Il totale dei decessi nelle isole dall'inizio della pandemia ammonta a 802, di cui 451 a Tenerife; 277 a Gran Canaria; 49 a Lanzarote; 13 a Fuerteventura; 7 alla Palma; 4 a El Hierro e 1 a La Gomera.

Francia

Il numero di nuovi casi giornalieri di Covid-19 in Francia è balzato, secondo i dati pubblicati oggi dall' Autorità sanitaria a 12.532, il numero più alto per una domenica da metà maggio. I morti sono 5, e portano il totale dei decessi dall'inizio dell'epidemia a 111.501. "È un campanello d'allarme - ha affermato il portavoce del governo Gabriel Attal in un'intervista pubblicata da Le Parisien -. La Francia è tornata sopra la soglia di allerta con un tasso di incidenza di oltre 50 ogni 100.000 abitanti, un aumento dell'80% in una settimana, senza precedenti dall'inizio della crisi". La stragrande maggioranza di questi nuovi casi è dovuta alla variante Delta. Il tasso di positività al test è del 2% contro l'1,6% del giorno prima. La pressione sugli ospedali resta moderata, con 6.936 ricoveri da Covid-19, 14 in più rispetto al giorno prima, quando questa cifra era scesa ai minimi da ottobre. Stessa tendenza nei servizi di terapia intensiva, che ospitano oggi 891 pazienti, uno in più rispetto al giorno prima, quando questo dato era ai minimi da settembre. Secondo la Direzione Generale della Salute, oggi le vaccinazioni hanno raggiunto il 45% della popolazione totale.

Gran Bretagna

Il Regno Unito ha registrato 48.161 casi di Covid-19 e 25 decessi nelle ultime 24 ore, secondo i dati del bollettino ufficiale. Le cifre sono in lieve diminuzione rispetto ai 54.674 contagi e 41 morti annunciati ieri, mentre esattamente una settimana fa, il dato era di 31.772 infezioni e 26 decessi. Nel Paese tutti gli adulti hanno ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19. Domani, in Inghilterra, è atteso il 'Freedom Day', quando la maggior parte delle restrizioni, tra cui il distanziamento sociale, verranno revocate. Il piano di Boris Johnson - che si è sottoposto a isolamento per aver incontarto un minsitro contagiato - ha sollevato molte critiche, anche tra gli scienziati che lo ritengono ancora prematuro rispetto alla corsa della variante Delta nel Paese.