Variante Delta, in Gb quasi 50mila contagi. Francia: il 96% dei malati non è vaccinato

In Germania la Delta ha raggiunto il 74%. Allarme per l'Africa: mancano cure e aumentano i morti. Giro di vite in Austria e Israele, casi raddoppiati in Usa. Spagna: su le terapie intensive. Oms: in arrivo varianti più pericolose

Covid, dopo 8 mesi riapre la tour Eiffel (Ansa)

Covid, dopo 8 mesi riapre la tour Eiffel (Ansa)

Roma, 15 luglio 2021 - Nel mondo continuano a crescere in modo preoccupante i contagi da Covid, dovuti soprattutto alla variante Delta, molto più trasmissibile. Ma il virus non ha certo finito di mutare: è "molto probabile" che "emergano e si diffondano a livello globale nuove e forse ancora più pericolose varianti" del nuovo coronavirus "che potrebbero essere ancora piu' difficili da controllare", è l'allarme lanciato dall'Oms per bocca del direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus, che anticipa le conclusioni della Commissione d'Emergenza dell'Oms, riunitasi ieri. Intanto l'Ema sta studiando vaccini ad hoc per le varianti e nella nuova mappa del rischio in Europa l'Ecdc lancia l'allarme per la penisola iberica. Preoccupa la situazione dell'Africa - con pochi vaccini e scarso ossigeno - dove i morti sono cresciuti del 43% in una settimana. In Gran Bretagna quasi 50mila contagi e 63 morti, crescono i casi anche in Germania mentre in Spagna crescono le terapie intensive e Israele non esclude il lockdown.

Variante Delta, allerta nel mondo: 1.200 scienziati contro il liberi tutti

Bollettino Coronavirus in Italia del 16 luglio

Sommario

Gran Bretagna, crescono i decessi

Continuano ad aumentare i contagi Covid in Gran Bretagna, dove cresce anche il numero dei decessi. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 48.553 casi e 63 morti, il numero di morti più alto dallo scorso 9 aprile. Ieri erano stati rispettivamente 42.302 e 49. 

Green pass: le ultime notizie dall'Italia

Germania: Delta al 74%

Aumentano i casi di Coronavirus anche in Germania, dove la situazione resta sotto controllo, ma la variante delta è responsabile nel 74% dei casi di infezione. Stando al Robert Koch Institut, nel giro di 24 ore sono 1642 i nuovi positivi, (la settimana scorsa erano stati 970) e 32 i morti (31 sette giorni fa). Anche l'incidenza settimanale su 100 mila abitanti, fra gli indicatori ritenuti finora centrali, è salito a 8 nuovi contagi (rispetto ai 7,1 di ieri e 6,5 di due giorni fa). Alla luce della campagna vaccinale, il governo ha però deciso di spostare l'attenzione anche su altri parametri, e decisivo sarà il carico degli ospedali. 

Spagna: aumentano le terapie intensive

L'incidenza del coronavirus è aumentata di nuovo in Spagna, a 500,7 casi su 100 mila abitanti, il tasso più alto da febbraio. E intanto l'aumento dei contagi inizia già a farsi notare anche nelle unità di terapia intensiva, dove l'occupazione è cresciuta di quattro decimi, al 9,1%. L'incidenza tra le persone tra i 20 ei 29 anni è schizzata fino a 1.581 casi. Nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 27.688 nuovi contagi e 41 decessi (senza le Isole Baleari, che non hanno aggiornato i dati a causa di problemi tecnici). In totale, in Spagna sono state contagiate oltre 4 milioni di persone e 81.084 sono morte.

Francia, malati al 96% non vaccinati

Il 96%  dei francesi che hanno contratto Covid sintomatico nell'ultima settimana non aveva ricevuto il vaccino, ha detto il ministro della Salute Olivier Veran. Quasi tutti, ha aggiunto il ministro, sono stati infettati dalla variante Delta, particolarmente contagiosa. Queste cifre, ha detto, saranno ora fornite al pubblico su base settimanale "in piena trasparenza". "Quando si è vaccinati, si hanno almeno quattro volte meno probabilità di prendere il Covid", ha detto Veran.

Intanto continua l'effetto Macron sui vaccini: oltre tre milioni di francesi hanno preso un appuntamento per immunizzarsi, dopo il discorso lunedì sera del presidente, con l'annuncio che presto il Green pass sarà richiesto per accedere a molti locali pubblici ed eventi. E su questo punto i gruppi Les Républicains e Union centriste, che con 203 parlamentari su 348 hanno la maggioranza del Senato francese, hanno annunciato che intendono ricorrere al Consiglio costituzionale

E oggi il governo francese ha deciso che, per entrare in Francia da Spagna o Portogallo, chi non è vaccinato deve produrre un test anti Covid negativo effettuato "meno di 24 ore" prima dell'ingresso nel Paese. Una curiosità: la Tour Eiffel ha riaperto dopo 8 mesi,

Austria prepara un giro di vite

In Austria il pacchetto di misure proposto dal ministro alla Salute Wolfgang Mueckstein prevede, tra l'altro, il green pass solo dopo la seconda dose, l'accesso alle discoteche e ai locali notturni solo per i vaccinati. Si torna anche a parlare di "più controlli ai confini" e nei ristoranti e di obbligo di tampone per chi rientra da zone a rischio. Vengono sospese le liberalizzazioni annunciate per il 22 luglio, come lo stop delle mascherine nei negozi. La variante Delta ormai è al 90% dei nuovi casi. "Dobbiamo reagire in fretta", ha twittato il ministro Mueckstein facendo presente che la variante Delta ormai rappresenta il 90% dei nuovi casi. "L'andamento - ha aggiunto - preoccupa e richiede attenzione".

Israele non esclude il lockdown

Il nuovo direttore generale del ministero della salute israeliano, Nachman Ash, non esclude che il paese possa dover tornare nuovamente al lockdown a settembre, nel periodo di festività ebraiche che iniziano con Rosh Hashana, data la ripresa dei contagi dovuta alla variante delta.  "Penso che potremmo arrivare a un punto in cui diciamo: serve un lockdown", ha detto all'emittente Channel 13, rilanciata da Times of Israele. Ash ha aggiunto di sperare che ciò non sia necessario. 

Stati Uniti: casi raddoppiati

Il numero di nuovi casi di Covid-19 negli Stati Uniti è più che raddoppiato in due settimane, a causa della diffusione della variante Delta nel Paese. La media dei nuovi casi, ieri, era di 26.513, secondo i calcoli del New York Times, in rialzo del 111% rispetto a due settimane fa. I ricoveri sono aumentati del 22% e le morti del 5% nello stesso periodo di tempo, restando comunque molto al di sotto dei livelli toccati nella primavera del 2020.  Secondo i dati della Johns Hopkins University, 47 Stati del Paese stanno mostrando un aumento dei casi del 10% rispetto a una settimana fa. Gli esperti stanno lanciando da settimane l'avvertimento sul pericolo di avere due Americhe, quella dei vaccinati e quella dei non vaccinati, con quest'ultima che metterebbe a rischio la lotta contro la pandemia e la ripresa economica.

Brasile, governatore vaccinato ma positivo

Il governatore di San Paolo, Joao Doria, è risultato positivo al Covid-19 per la seconda volta, nonostante fosse stato vaccinato contro il virus. Lo ha annunciato lui stesso, aggiungendo di aver cominciato a lavorare da casa, ma online. Acerrimo critico del presidente Jair Bolsonaro, a marzo Doria aveva detto che il Brasile si sta battendo contro due virus, "il coronavirus" e il "virus Bolsonaro".

Africa: mancano cure, boom di morti

I decessi legati al Coronavirus in Africa sono aumentati del 43% nel giro di una settimana, a causa della mancanza di letti di terapia intensiva e di ossigeno, rende noto l'Oms. Le vittime provocate dal Covid sono state 6.273 nella settimana dal 5 all'11 luglio, rispetto alle 4.384 della settimana precedente. Il direttore regionale dell'agenzia, Matshidiso Moeti, ha dichiarato che l'aumento è "un chiaro segnale di avvertimento che gli ospedali nei Paesi più colpiti stanno raggiungendo il punto di rottura". È fondamentale che i paesi africani rafforzino la produzione di ossigeno per aiutare i pazienti che soffrono dei peggiori sintomi della malattia, ha affermato, parlando dalla capitale del Congo, Brazzaville. Per l'Oms le cause sono molteplici: carenza cronica di vaccini, diffusione della variante Delta, che è stata ora rilevata in 21 paesi africani, poco rispetto delle misure di prevenzione. L'Africa ha ufficialmente registrato oltre sei milioni di casi di Covid-19, una cifra di gran lunga inferiore rispetto ad altri continenti, ma che secondo gli esperti potrebbe essere una gravemente sottostimata. 

Ema e i vaccini per le varianti

"E' prematuro" esprimersi "sulla necessità di un vaccino con una composizione differente per affrontare le varianti emergenti" di coronavirus Sars-CoV-2, puntualizza Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell'Ema. "Comunque i lavori sono già in corso per studiare vaccini ad hoc per varianti e l'Ema è attivamente impegnata con le aziende produttrici per l'avvio di piani di sviluppo che possano fornire sufficienti dati clinici per ogni futura azione regolatoria se si renderà necessaria". 

Allo studio nuove terapie

"Mentre stiamo vedendo molti progressi sui vaccini anti-Covid, abbiamo anche bisogno di trattamenti efficaci per salvare le vite di chi si ammala dopo essere contagiato e per portare la pandemia sotto controllo - dice ancora Marco Cavaleri, responsabile Ema per il Covid - Quello che è positivo è che c'è un'attiva pipeline di nuove e promettenti terapie per l'uso o nelle prime fasi di Covid in pazienti che sono fuori dagli ospedali o per pazienti già ricoverati con forme più grave", e " ci aspettiamo" che l'Ema possa esaminare questi prodotti "nell'anno". "Stiamo avendo un dialogo attivo con i produttori di candidati" farmaci "promettenti per assicurare che possano generare i dati necessari per una rapida approvazione".  Calvalieri sottolinea: "Molte persone sono ancora in cura negli ospedali per Covid-19 e c'è un urgente bisogno di ulteriori opzioni terapeutiche. Stiamo fortemente sostenendo la Eu Strategy on Covid-19 Therapeutics, accelerando le revisioni attualmente in corso su" candidati trattamenti "promettenti" e "mantenendo standard rigorosi" per questi prodotti "in termini di qualità ed efficacia".  In questo momento, ha infine ricordato Cavaleri, "stiamo valutando la domanda di autorizzazione per" l'immunosoppressore "baricitinib e 4 anticorpi monoclonali o combinazioni di anticorpi sono sotto rolling review". 

Europa, la nuova mappa del rischio

Covid, la nuova mappa del rischio in Europa
Covid, la nuova mappa del rischio in Europa

Secondo la nuova mappa Ecdc dell'Europa, l'Italia resta tutta in verde, il colore che segna il rischio minore per il Covid,  mentre peggiora la situazione nella Penisola Iberica: il Portogallo resta tutto in rosso, come la settimana scorsa, mentre la Spagna resta anch'essa in rosso, incluse le Canarie e le Baleari, ma con Catalogna, Castilla y Leon e Navarra che virano al rosso scuro, colore che segna il rischio massimo. Rossi pure il Lussemburgo, la zona di Copenhagen in Danimarca, Creta e l'Attica in Grecia. In giallo Irlanda, l'Ile de France e la Francia meridionale (Paca, Midi Pyrenées, Linguadoca e Rossiglione), il Belgio, parte di Danimarca e Svezia, una provincia della Norvegia, il sud della Finlandia, la fascia costiera della Croazia e una parte della Grecia, sia continentale che insulare. Resta in rosso scuro Cipro. Il resto è in verde.