Mercoledì 24 Aprile 2024

Coronavirus, test del sangue prevede il decorso del Covid

Fondamentale per individuare i pazienti destinati ad aggravarsi. Problemi post infenzione, uno studio evidenzia la stanchezza persistente

Provette di sangue (Ansa)

Provette di sangue (Ansa)

Roma, 18 settembre 2020 - Un'importante novità si affaccia nella lotta della ricerca scientifica al Coronavirus. Un test del sangue sui pazienti infetti sarebbe infatti in grado di predire quale sarà il decorso della malattia. A dimostrarlo lo studio "Covid-Ip", condotto da un team internazionale del King's College London e del Francis Crick Institute di Londra con la partecipazione di Francesca Di Rosa dell'Istituto di biologia e patologia molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma. Un lavoro pubblicato su Nature Medicine, in cui i ricercatori mostrano come alcune alterazioni immunologiche, rilevabili nelle analisi del sangue, possano indicare quali malati siano destinati ad aggravarsi. Lo studio è stato condotto su 63 pazienti Covid inglesi. Se confermate in un numero più elevato di pazienti, queste informazioni potranno consentire di prevedere quali siano i pazienti più a rischio di aggravarsi e di mettere così in atto tempestive e adeguate misure. Informazioni di questo tipo potrebbero rivelarsi utili anche nella gestione delle terapie intensive. 

Iss: "Sale l'età media. Più contagi in famiglia"

Stanchezza post Covid

Sempre oggi, un altro studio, questa volta irlandese, ha fatto luce su quanto accade nei pazienti guaridi dal Coronavirus. Secondo i ricercatori del St James's Hospital e del Trinity Translational Medicine Institute di Dublino, indipendentemente dalla gravità con cui è stato contratto il morbo, oltre la metà dei pazienti mostra stanchezza persistente anche dopo aver superato la malattia. I risultati dello studio verranno presentati in occasione della conferenza "European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases" (Escmid) che si terrà online dal 23 al 25 settembre. Un tema molto sentito, quello dei problemi post-Covid. Una questione che, dal momento che la pandemia continua a crescere in tutto il mondo, coinvolge un numero sempre maggiore di guariti. Nelle scorse settimane, in tal senso, si è registrato in Francia un numero consistente di pazienti che, pur negativizzati, si presentavano in ospedali lamentando i sintomi della malattia. 

Coronavirus, il bollettino del 18 settembre