Martedì 30 Aprile 2024

In 493 per un posto nei consigli di quartiere

Oggi le elezioni nelle 33 «circoscrizioni» di Brescia di Paolo Cittadini

IN LIZZA Tra i candidati (a destra all’incontro con il sindaco) ci sono 175 donne, tanti giovani ma anche anziani operai e professionisti, italiani e qualche straniero (nove) Tutti che vorrebbero partecipare alla vita amministrativa

IN LIZZA Tra i candidati (a destra all’incontro con il sindaco) ci sono 175 donne, tanti giovani ma anche anziani operai e professionisti, italiani e qualche straniero (nove) Tutti che vorrebbero partecipare alla vita amministrativa

Brescia, 14 dicembre 2014 - In pochi forse si attendevano così tanti candidati alle elezioni per i Consigli di quartiere. Sono 493 (175 le donne) e si contenderanno 229 posti. La palla ora passa ai bresciani chiamati oggi alle urne per eleggere i rappresentanti dei 33 Consigli che prendono il posto, seppur con parecchie differenze, delle Circoscrizioni.

Tutte le anime della città hanno risposto presente. Giovani e meno giovani, operai, professionisti, italiani e stranieri (nove), uomini e donne. «Ognuno deve volere il meglio per la propria città e il proprio quartiere – sottolinea Latyr Gningue, in Italia dal 1989 e cittadino italiano, in lista per il quartiere di Sanpolino –. È un’occasione da non perdere per portare all’attenzione dell’amministrazione le questioni che i cittadini hanno più a cuore. A Sanpolino vogliamo la chiusura della discarica di amianto in via Brocchi e soprattutto che venga aperta la farmacia del quartiere».

Luciano e Luca Agliardi sono padre e figlio, entrambi candidati a Borgo Trento. «Prima mio padre mi ha fatto firmare la sua candidatura, la stessa sera lui ha sostenuto la mia – ricorda Luca – tra noi non c’è competizione, chiunque sarà eletto avrà il sostegno dell’altro. Io posso dare il mio contributo sulle questioni più legate ai giovani, mio padre ha l’esperienza maturata in Circoscrizione». Cosa manca in Borgo Trento? «Siamo un piccolo paese nella città – ricorda Luciano Agliardi – e gli abitanti devono tornare a vivere il quartiere in questo modo. L’associazionismo si è un po’ “addormentato” e il Consiglio di quartiere dovrà dare la scossa affinché la comunità di Borgo Trento torni a gustarsi il luogo dove vive».

Maria Barozzi, classe 1932 originaria di Milano ma da parecchi anni a Brescia, è tra i candidati meno giovani. Il suo è il primo nome nella lista per il quartiere di Crocifissa di Rosa. «Spero che l’età non mi penalizzi al momento del voto – racconta sorridendo –. Mi sono candidata perché diversi amici mi hanno suggerito di farlo. Da tempo faccio parte di un’associazione che opera anche nel quartiere e credo che questa esperienza possa servire alla giunta comunale per ascoltare le richieste direttamente dai cittadini. Credo che nel quartiere la mobilità vada migliorata: con l’avvento della metropolitana è stata rivisto il resto del trasporto pubblico e il risultato per noi non è soddisfacente e va migliorato».

Chiara Chiarelli ha 23 anni e si è candidata per il centralissimo quartiere di Brescia Antica. «Ho deciso di candidarmi perché qui sono nata e qui vivo e credo che quest’area della città vada valorizzata. Vanno eliminate le situazioni di disagio rendendo più vivibile il quartiere, sia per i residenti che per i commercianti, anche attraverso una nuova politica tariffaria sui parcheggi».