Mercoledì 24 Aprile 2024

Come nel ’900 Riecco i plotoni d’esecuzione

Roberto

Giardina

Tornano i plotoni di esecuzione? Un orrore che si credeva, che si sperava, appartenesse al passato, alla Grande Guerra e all’ultimo conflitto mondiale. La repubblica del Donetsk annuncia che saranno fucilati i tre stranieri catturati nei mesi scorsi, mentre combattevano a fianco degli ucraini. La sentenza verrà eseguita se sarà respinto l’appello, dichiara Denis Pushlin, presidente del Donetsk, occupato o liberato dai russi. Putin aveva assicurato che i prigionieri di guerra sarebbero stati trattati in modo rispettoso secondo le convenzioni internazionali, ma escludendo i mercenari.

Noi ricordiamo Cesare Battisti, che fu impiccato dagli austriaci il 12 luglio del 1916, a 41 anni. Per noi un eroe, per Vienna un traditore perché era nato in territorio austriaco, non aveva importanza che si sentisse italiano. Ma secondo le leggi di guerra, la sua posizione non è del tutto uguale a quella dei tre combattenti catturati dai russi, i due britannici Sean Pinner e Aidem Aislin, e il marocchino Saadoum Brahin. Per i russi sono mercenari, ha diritto a essere tutelato chi indossa la divisa regolare ucraina. I nazisti fucilavano i partigiani considerandoli Banditen. In base alle convenzioni internazionali?

Non sempre la legge giustifica un delitto. "È un processo farsa", ha denunciato la ministra degli esteri britannica Liz Truss. La posizione dei tre condannati lo scorso 9 giugno (un altro britannico, Andrew Hill, è in attesa di giudizio) basterebbe quanto meno a evitare la pena capitale. Le famiglie dei due britannici hanno dichiarato che i giovani risiedevano in Ucraina fin dal 2018. Taher Saadoun, padre di Brahim, protesta che il figlio ha da tempo la cittadinanza ucraina. Il difensore di Pinner, Yulia Tsernikova dichiara che se sarà respinto l’appello, non resta che presentare domanda di grazia. La clemenza è affidata ai calcoli diplomatici.