Qualche guaio con la giustizia, Giampiero Gualandi l’aveva già affrontato. Ma era sempre stato archiviato dalla Procura, prosciolto in fase preliminare o assolto nel merito, sempre con formula piena. L’ex comandante della polizia locale delle Terre d’Acqua, nel Bolognese, e ora attivo nella sede di Anzola, nel 2015, fu accusato di avere scritto post su Facebook con profili falsi in cui screditava il sindaco di Anzola Giampiero Veronesi. Prima ancora, nel 2012, assieme ad altri colleghi era stato denunciato da una ex vigilessa per falso ideologico e abuso d’ufficio per una questione legata alla legittimità dei verbali elevati con l’autovelox in dotazione al comando dei Comuni di Terre d’Acqua di cui all’epoca Gualandi era comandante: furono prosciolti. Una vicenda, quest’ultima, che parve nascere in seno a un clima di animosità sul posto di lavoro, e in cui furono contestate inizialmente anche molestie, che vennero archiviate dalla Procura. Da un’altra contestazione di abuso d’ufficio (per aver favorito
una società informatica concedendole proroghe nella gestione informatica dei verbali), il 63enne venne assolto. Altra storia fu infine quella che lo vide avverso
al comandante della polizia municipale di Anzola Mauro Querzè che Gualandi andò a sostituire in questo incarico, negli anni Duemila: vedendosi estromesso dal proprio ruolo, l’ex comandante fece causa
al Comune per mobbing
e ricevette un indennizzo.