Mercoledì 6 Novembre 2024

Christian Guarnieri morto a Locri dopo essere stato dimesso dall’ospedale, indaga la procura. La Regione Calabria: “Verifica interna”

L’assessore a Lavoro e formazione, Giovanni Calabrese: “Abbiamo fatto quello che andava fatto, c’è bisogno capire se ci sono state delle negligenze”

Christian Guarnieri, 34 anni, è morto domenica a Locri due giorni dopo essere stato dimesso dall'ospedale. Indagine di Procura e Regione

Christian Guarnieri, 34 anni, è morto domenica a Locri due giorni dopo essere stato dimesso dall'ospedale. Indagine di Procura e Regione

Locri, 2 luglio 2024 – Saranno le indagini a stabilire perché è morto Christian Guarneri, 34 anni di Locri (Reggio Calabria), che venerdì era stato dimesso dal pronto soccorso, dove si era presentato per dolori addominali. 

La famiglia ha presentato denuncia ai carabinieri. All’inchiesta della Procura si affianca l’indagine interna della Regione Calabria "informato il presidente Roberto Occhiuto, per verificare tutte le procedure cliniche eseguite nei confronti del ragazzo dal suo arrivo in ospedale fino al drammatico decesso”. 

Chiarisce al telefono l’assessore a Lavoro e formazione, Giovanni Calabrese: “Abbiamo fatto quello che andava fatto, c’è bisogno di capire. Dalle notizie che abbiamo, Christian è arrivato in ospedale, al pronto soccorso, venerdì. È stato sottoposto a una serie di accertamenti poi è stato dimesso. È morto a casa, domenica. La salma è sotto sequestro, nei prossimi giorni ci sarà l’autopsia. Vogliamo capire se ci sono state negligenze. Ho fatto visita alla famiglia, sono stato sindaco di Locri e conoscevo anche il ragazzo”.

Christian, secondo quanto è stato ricostruito fino a questo momento, anche dopo essere stato dimesso dall’ospedale ha continuato a sentirsi male, “dolori allo stomaco, vomitava”, riferisce l’assessore.

Conclude: “La comunità locrese perde un ragazzo buono, voluto bene da tutti, e che per cause, ancora da accertare, oggi piange. Seppur in un momento di massima attenzione in cui si sta investendo sulla sanità, con evidente potenziamento di risorse e servizi, strumentazione all'avanguardia e infrastrutture, quanto accaduto è davvero inspiegabile”.