Lunedì 29 Aprile 2024

Carola Rackete, ecco la querela contro Salvini. "Chiudete i suoi profili social"

Nella denuncia si ipotizzano i reati di istigazione a delinquere e diffamazione. "Dal ministro aggressioni gratuite e toni minacciosi". La replica del vicepremier: "Non c'è limite al ridicolo"

La capitana Carola Rackete (Ansa)

La capitana Carola Rackete (Ansa)

Roma, 11 luglio 2019 - E' questione di ore: la querela di Carola Rackete contro Salvini domani sarà formalmente depositata in Procura, a Roma. Nella denuncia, scritta dall'avvocato Alessandro Gamberini, si ipotizzano i reati di istigazione a delinquere e diffamazione. "Le parole utilizzate dal ministro nei confronti della mia assistita - ha spiegato nei giorni scorsi Gamberini - la stanno esponendo ad eventuali aggressioni: una vera e propria istigazione a delinquere che arriva da un ministro della Repubblica".

Nella denuncia il difensore della comandante della Sea Watch 3 chiederà il sequestro dei profili Facebook e Twitter riconducibili alla Lega, e di altri social "propalanti messaggi d'odio". Il legale è in attesa della firma in originale della donna, elemento necessario per depositare l'atto. 

Cosa c'è scritto nella denuncia

Carola vuole il sequestro preventivo dei profili sociali perché "le pagine Facebook e Twitter, che hanno pubblicato e condiviso i post e le riprese video" dal contenuto ritenuto lesivi della propria reputazione, "possono contare su numerosissimi utenti". Le "molteplici esternazioni" del ministro degli Interni pro tempore, "lungi dall'essere manifestazioni di un legittimo diritto di critica sono state aggressioni gratuite e diffamatorie alla mia persona con toni minacciosi diretti e indiretti, coinvolgenti anche il gip di Agrigento Alessandra Vella". E' un passo della denuncia-querela.

E ancora: "Una fotografia pubblicata da Salvini lo ritrae insieme a un gruppo di donne che svolgono le funzioni di agenti di polizia in divisa; sotto la stessa compare la mia fotografia con la scritta "una criminale". Un'immagine che assume la connotazione di unta segnalazione pubblica e rimanda ai manifesti dei ricercati (Wanted) e mi indica come bersaglio di condotte minacciose, ingiuriose e diffamatorie, quando non violente. Si tratta di un'istigazione pubblica a delinquere". 

La replica di Salvini

Subito la replica del vicepremier: "La comunista tedesca, quella che ha speronato la motovedetta della Guardia di Finanza, ha chiesto alla Procura di chiudere le mie pagine Facebook e Twitter. Non c'è limite al ridicolo. Quindi posso usare solo Instagram???".

La Meloni difende Salvini

A difesa di Salvini è intervenuta anche la Meloni. ''Inaccettabile attacco alla libertà di espressione da parte delle solite truppe immigrazioniste. L'indagata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina Carola Rackete chiede il sequestro dei profili social Facebook e Twitter del Ministro della Repubblica italiana Matteo Salvini per metterlo a tacere", ha dichiarato la presidente di FDi. "Secondo questa gente chiunque si schieri contro l'immigrazione di massa dovrebbe essere censurato e messo nelle condizioni di non esprimere il suo pensiero. Episodio gravissimo che dimostra l'arroganza di chi è convinto di poter dettare legge a casa nostra. Piena solidarietà e sostegno al nostro Ministro dell'Interno. Mi auguro che le istituzioni e tutte le forze politiche avranno la decenza di prendere le distanze da questo ennesimo attacco alla nostra democrazia''.