Mercoledì 24 Aprile 2024

Caccia all’uomo, c’è l’identikit Scende dal bus, aggredita in strada Stuprata a 19 anni vicino a casa

Trascinata di notte in una baracca. È riuscita a lanciare l’allarme ed è stata soccorsa da un passante

di Marco Principini

Seconda violenza sessuale in pochi giorni in basso Lazio. Dopo lo stupro di una 16enne qualche giorno fa a Latina Scalo (e il rapido arresto del 31enne violentatore Daniel Marcu), venerdì attorno alle 23 ad Anzio l’orrore precipita nella vita di una 19enne italo-romena. Trascinata in un luogo appartato dopo essere appena scesa dal bus sulla via Nettunense, la ragazza subisce una violenza lampo proprio dietro il tratto di strada (popolato da tossicodipendenti e clochard) che la separa dalla propria casa.

Praticamente è questione di istanti. La 19enne è fermata dall’uomo che la strattona e la trascina a forza in uno dei tanti giacigli di fortuna della zona. Una baracca, una struttura fatiscente nascosta dalla vegetazione – molto probabilmente utilizzata dai senzatetto come rifugio. Un punto scelto con cura, perché non lontano dalla strada ma nascosto al traffico e al passaggio delle auto. Dopo averla, di fatto, immobilizzata, l’aggressore abusa della giovane che trova però la forza di gridare "aiuto". La drammatica richiesta di soccorso spinge l’uomo alla fuga scavalcando la recinzione in filo spinato che delimita l’area. La 19enne, in stato di shock, è soccorsa da un passante che sente le grida disperate. Poi arriva l’ambulanza del 118 che trasferisce la giovane al pronto soccorso. Lì, piangendo e con comprensibile difficoltà, la vittima trova la forza di raccontare. La polizia, subito allertata, trova piena collaborazione. La ragazza fornisce elementi utili alle indagini e sufficienti per delineare un identikit: non è escluso, anzi è del tutto probabile, che l’autore dello stupro sia uno dei tanti sbandati, uno dei senza fissa dimora che vivono di espedienti e piccolo spaccio nella zona. Una persona forse già nota alle forze dell’ordine.

La caccia all’uomo è già in corso. Lavorano al caso gli agenti della squadra mobile della Capitale e quelli del commissariato di zona. Sia il sopralluogo già avvenuto nell’area dell’aggressione sia le telecamere lungo la Nettunense potrebbero contribuire a incastrare il ricercato. L’esperienza degli investigatori suggerisce un cauto ottimismo sulla celerità e sull’esito delle indagini. Lo dimostra anche il precedente stupro di Latina Scalo, dalla dinamica se possibile ancora più crudele: prima lo stordimento del ragazzo della 16enne con un terribile cazzotto assestato dallo stupratore, poi la fuga sulla microcar con la giovane in ostaggio. Il ritrovamento della ragazza violentata e ferita, solo la mattina dopo, a Latina Scalo. Ma il violentatore adesso è dietro le sbarre.