Domenica 5 Maggio 2024

Bimbo investito a Vicenza, amputata la gamba del piccolo Thiago

Il camionista era ubriaco. Prima dello schianto ha quasi travolto un poliziotto. Tutta Marostica si è mobilitata: i cittadini raccolgono soldi per curare il piccino

Pietro Dal Santo, 58enne camionista di Thiene che ha travolto un bimbo in passeggino (Ansa

Pietro Dal Santo, 58enne camionista di Thiene che ha travolto un bimbo in passeggino (Ansa

Marostica (Vicenza), 10 marzo 2019 - "Forza Thiago!", scrive su Facebook il sindaco, Matteo Mozzo, rivolto al piccolo di 14 mesi investito venerdì pomeriggio nel centro di Marostica (Vicenza) da un camionista ubriaco poi arrestato. Ieri la nonna ha raccontato che il nipotino è stabile, tenuto in coma farmacologico. Gli è stata amputata la gamba destra, sotto al ginocchio. Due agenti della polizia locale erano a pochi metri e sono stati i primi a soccorrere il bimbo, che nell’impatto è stato sbalzato fuori dal passeggino. 

Prima che arrivasse l’ambulanza, un vigile - testimone oculare dell’incidente - gli ha praticato il massaggio cardiaco, guidato al telefono dal 118. Ferita la mamma, che ieri è stata dimessa dall’ospedale. Dovrà tornarci per essere operata. La donna era seduta sul muretto dei giardini. Teneva il piccolo di casa nel passeggino, con loro c’erano l’altro figlioletto di 7 anni, la madre e un’amica.

La cittadina veneta – dove la famiglia, di origine albanese, vive da molti anni - ha subito adottato il bimbo. È partita una gara di solidarietà, con una raccolta fondi che dovranno servire alle cure. La Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank ha aperto un conto corrente, hanno aderito il Comune e tanti negozi del centro. A cominciare dalla pasticceria dove, solo fino a pochi giorni fa, lavorava la mamma del piccino. "Si era licenziata proprio per poter accudire meglio i figli", raccontano nella bottega del centro, sconvolti come tutti qui.

Ma se i vigili sono riusciti a evitare il linciaggio per strada - il papà del bambino, operaio in una grande azienda della zona, si è fratturato un polso, sfondando a pugni un finestrino del camion - i social si sono scatenati contro l’autista ubriaco. Pietro Dal Santo, 58 anni, che ha provocato l’incidente, deve rispondere di lesioni personali stradali gravissime in stato di ebbrezza alcolica, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di sottoporsi all’alcoltest.

Intanto si chiarisce meglio la dinamica. I vigili urbani erano stati allertati dal 118, che aveva segnalato una persona in difficoltà, con la testa sanguinante. Un agente della polizia locale ha raccolto l’appello e lo ha collegato al camionista che poco distante da lui stava per mettersi alla guida. 

Pareva ferito e barcollava. Gli ha fatto un cenno, l’altro si è fermato e ha spiegato di essersi fatto male in cantiere. Ma alla richiesta di spegnere il camion e di presentare i documenti, l’uomo ha ingranatato la marcia ed è partito, rischiando di investire lo stesso agente, che inutilmente aveva cercato di sfilargli le chiavi. La fuga è durata trecento metri. Il vigile ha tentato di rincorrere il fuggiasco con l’auto di servizio, lampeggianti e sirene spiegati. Ma il camionista era già sparito dalla visuale andandosi a schiantare, oltre la curva. Gli esami del sangue – dopo che aveva rifiutato l’alcoltest - non hanno lasciato dubbi: valori oltre la soglia di legge. Chi l’ha visto, dice che Pietro Dal Santo non si reggeva in piedi. Non ha detto niente, mentre gli agenti della polizia locale lo portavano via con i carabinieri. Ha parlato invece la politica. "È un Serenissimo veneto e Salvini tace", l’attacco di Nicola Fratoianni (Liberi e Uguali).