Sabato 9 Novembre 2024

Bari, crolla il soffitto in scuola primaria. Tragedia evitata grazie alla segnalazione del preside

Il dirigente della Marco Polo aveva notato alcune crepe e aveva fatto spostare gli alunni. La denuncia della Uil Puglia: “Meno della metà dei nostri istituti ha il certificato di agibilità

Crollato un soffitto nella scuola Marco Polo di Bari

Crollato un soffitto nella scuola Marco Polo di Bari

Roma, 30 maggio 2024 – Ennesima tragedia sfiorata in una scuola: ieri pomeriggio è crollata una porzione di soffitto del primo piano della scuola primaria Marco Polo di Bari. Dall’inizio dell’anno è il tredicesimo crollo che si verifica in un istituto scolastico italiano, come segnalato dall’Osservatorio sulla sicurezza nelle scuole. Non ci sono, per fortuna, vittime o feriti in quanto l’edificio era vuoto. Decisiva in questo senso la segnalazione del dirigente scolastico, Angelo Panebianco, che ha notato le crepe sul soffitto. Il preside ha fatto sgomberare l’area dove poi si è verificato il crollo, l’ha fatta transennare e ha chiesto l’intervento del Comune per avviare dei lavori.

La denuncia della Uil

Sul caso è intervenuto Gianni Verga, il segretario generale della Uil Scuola Puglia: “Per fortuna si è solo sfiorata una tragedia. Avvenimenti di questo tipo, in Puglia, sono troppo frequenti e più che prevedibili a causa dello stato delle strutture scolastiche presenti sul nostro territorio”. Verga è poi entrato nello specifico e ha spiegato meglio la situazione in cui versa l’edilizia scolastica pugliese: “Dai dati in nostro possesso appare che meno della metà delle nostre scuole, 953 su 2458 ha il certificato di agibilità e solo il 14%, contro il 24% a livello nazionale, è in possesso del certificato per la prevenzione degli incendi. Eppure sulla scuola si continua a fare economia. Numerosi edifici scolastici sono stati costruiti nel 1800 e tanti altri sono stati trasformati in scuole, non sono nati per quel tipo di utilizzo”.

Il segretario della Uil Scuola Puglia chiude con attacco alla politica: “Noi denunciamo questa situazione da anni ma le istituzioni e la politica, sia locali che nazionali, non sono mai intervenute seriamente. Hanno solo fatto qualche vana promessa e lanciato qualche spot inutile. Sta sfumando anche l’enorme possibilità che ci è stata data dal Pnrr. In questo ambito i fondi sono arrivati e sono stati usati in maniera assolutamente limitata e i problemi risolti sono stati una percentuale assolutamente minuscola.