Sabato 9 Novembre 2024

Atenei in rivolta. Scatta lo sciopero: "Basta accordi con Tel Aviv"

Occupato il rettorato del Politecnico di Milano. Blitz alla riunione del Senato accademico di Siena.

Atenei in rivolta. Scatta lo sciopero: "Basta accordi con Tel Aviv"

Atenei in rivolta. Scatta lo sciopero: "Basta accordi con Tel Aviv"

Stop alle collaborazioni scientifiche tra gli Atenei italiani e Israele. Lo chiedono con una lettera 2.500 persone tra docenti, dottorandi e assegnisti, che in particolare vorrebbero bloccare il bando del Ministero degli Esteri per l’accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica Roma-Tel Aviv che scade oggi. Ieri si è svolto uno sciopero universitario a cui ha aderito anche il sindacato Usb.

Al Politecnico di Milano gli studenti hanno occupato il rettorato per poco più di un’ora. Al Politecnico di Torino c’è stato un sit in; una ventina di componenti del comitato Palestina libera hanno fatto irruzione nella riunionedel Senato accademico dell’Università di Siena per chiedere di non partecipare al bando per il finanziamento di progetti congiunti di ricerca italo-israeliani. A Padova un centinaio di studenti è arrivato nella sede centrale dell’Università, a Palazzo Bo, per chiedere che l’Ateneo non aderisca al bando e qualche attimo di tensione c’è stato quando i ragazzi hanno tentato di entrare dall’ingresso laterale, trovando il presidio di un cordone di agenti in tenuta antisommossa. Proteste anche davanti all’Università di Bologna. Alcune decine di persone hanno manifestato in piazza dei Cavalieri a Pisa, nei pressi della sede della Normale. Lunedì era stato occupato il rettorato dell’Università Federico II di Napoli e all’Università di Firenze oltre 200 tra professori, dottorandi e tecnici-amministrativi avevan sottoscritto un appello per chiedere ai propri rappresentanti di non aderire al bando. A Bari il rettore si era dimesso dalla Fondazione Med-Or. Ieri dDavanti alla Farnesina si è tenuto un presidi: una docente e uno studente sono poi stati ricevuti da un funzionario del ministero. I manifestanti hanno chiesto di avere risposte entro oggi per rispondere alle mobilitazioni in atto nelle università italiane.

Intanto dagli Stati Uniti, dove è in missione internazionale, il ministro dell’Università Anna Maria Bernini si è tenuta aggiornata su quanto accaduto negli atenei. Episodi giudicati "inaccettabili" che si aggiungono a quelli delle scorse settimane come l’occupazione del rettorato de La Sapienza e l’aggressione al rettore di Genova, Federico Delfino. Nei prossimi giorni si terrà un punto tra Bernini e il collega dell’Interno Piantedosi.