Giovedì 9 Ottobre 2025
REDAZIONE CRONACA

Troppo arsenico nelle acque del Lazio: procedura d'infrazione dell'Ue contro l'Italia

I valori limite per arsenico e fluoro nelle acque italiane non sono ancora rispettati in troppe zone del Lazio

Acqua non potabile (ansa)

Roma, 10 luglio 2014 - I valori limite per arsenico e fluoro nelle acque italiane non sono ancora rispettati in 37 zone di approvvigionamento nel Lazio. Per questo motivo l'unione europea ha aperto una procedura d'infrazione a causa dell'incapacità di garantire che l'acqua destinata al consumo umano sia conforme alle normative europee. 

La direttiva sull'acqua potabile impone agli Stati membri di controllare e testare l'acqua destinata al consumo umano attraverso 48 parametri microbiologici e chimici. Se si riscontrano nell'acqua livelli elevati di arsenico o di altri inquinanti, gli Stati membri possono derogare per un periodo limitato di tempo ai valori limite fissati dalla direttiva, purchè la deroga non presenti un potenziale pericolo per la salute umana. La direttiva consente al massimo tre deroghe, ciascuna limitata a tre anni. All'Italia sono già  state concesse tre deroghe al fine di trovare soluzioni durature, e non è ora possibile autorizzarne altre. Tuttavia, più di un anno dopo la scadenza della terza deroga, l'Italia continua a violare la direttiva. 

"E' vergognoso", ha affermato Stefano Pedica, della direzione del Pd Lazio. "Nonostante siano passati dieci anni dall'allarme lanciato dalla Ue sulla presenza di livelli troppo alti di arsenico negli acquedotti italiani, il Lazio resta maglia nera. I Comuni dove la presenza del metallo nell'acqua è superiore ai 10 microgrammi per litro sono più dei 37 "concessi" dall'Ue, e molti cittadini lamentano la scarsa attenzione delle istituzioni. Un caso emblematico è quello di Fabrica di Roma dove i cittadini, nonostante abbiano presentato un esposto alla Procura, restano in attesa di sapere se l'acqua che scorre dai rubinetti delle loro case sia potabile o no, perche' non dimentichiamo che in gioco c'è la salute di migliaia di persone."