ROMA
Il 2023 sia un anno fattivo per ridurre le stragi nelle strade. A schierarsi con tutta la sua autorevolezza è stato il Capo dello Stato, nel messaggio di Capodanno. "Parlando dei giovani vorrei rivolgermi direttamente a loro: siamo tutti colpiti dalla tragedia dei tanti morti sulle strade. Troppi ragazzi – ha detto Mattarella – perdono la vita di notte per incidenti d’auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti. Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza. Non cancellate il vostro futuro". È una autorevole conferma che il tema è finalmente nell’agenda politica.
Parlando di sicurezza stradale, in occasione della fiducia al suo governo, Meloni ha dichiarato che sulla materia il suo Governo rimarrà vigile, ritenendo però che "non si debba appesantire il quadro normativo" ma "attuare le disposizione vigenti" e "rendere più efficaci i controlli", non tralasciando la necessità di "ragionare sul tema della prevenzione".
In occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada meloni ha detto che "come Presidente del Consiglio voglio garantire l’impegno del Governo affinché le strade italiane siano sempre più sicure. Lo onoreremo con l’intensificazione dei controlli sui luoghi dove avviene il maggior numero di incidenti e con la promozione di una cultura della sicurezza e della responsabilità, lanciando tra l’altro una campagna di prevenzione su alcool e droga, causa di non pochi sinistri".
Il vicepremier Matteo Salvini preme anche per una revisione del Codice della Strada. "Entro la prossima primavera – ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – è necessario dotare il Paese di un nuovo Codice della strada,che è vecchio di trent’anni. Se ci si mette consapevolmente alla guida drogato o ubriaco, provocando incidenti con morti e feriti la sospensione della patente per uno o due anni non è sufficiente. Io penso che se non la revoca a vita, almeno la sospensione per 10 anni del diritto di guidare sia sacrosanta. Occorre intervenire sull’abuso del telefonino e c’è la necessità di identificare anche i monopattini elettrici". Per chi guida i monopattini poi ha detto Salvini il casco "è assolutamente fondamentale" se si guida a velocità sostenute, mentre nelle auto si può pensare "anche a un etilometro monouso obbligatorio a bordo".
E le dichiarazioni di intenti stanno concretizzandosi in azioni concrete. Il 22 dicembre al Mit c’è stata una riunione sulle modifiche al codice della strada e sulla sicurezza stradale con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il ministro dell`Interno Matteo Piantedosi, il ministro dell`Istruzione, Giuseppe Valditara.
È stata l`occasione per fare il punto della situazione su incidenti, funzionamento della patente a punti, sulla necessità di coinvolgere maggiormente le scuole in attività di informazione e prevenzione (anche con la possibilità di attribuire crediti scolastici). È stato deciso un incremento dei controlli, anche nelle fasce notturne. Tra i temi discussi, la necessità di un ulteriore giro di vite nei confronti di chi provoca incidenti stradali sotto l`effetto di alcol o droga. Focus particolare su monopattini e sulle strategie per la tutela dei ciclisti. Nel primo caso, è sul tavolo l`idea di rendere obbligatorie targhe e casco. Entro la frine del mese, dicono al Mit verrà convocato un tavolo con i tecnici per stilare le proposte normative e regolamentari. Il tavolo sarà allargato, poi, ad altri soggetti come il ministero della Giustizia.
Alessandro Farruggia