Genova, 12 giugno 2020 - In Liguria individuati i primi 3 soggetti positivi con l'app Immuni. C'è stato "lo sblocco dei primi tre codici dell'app Immuni su tre soggetti trovati positivi", ha annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel punto con la stampa sull'emergenza coronavirus. E' accaduto nel corso di questa settimana, a Genova.
Toti ha chiarito: "È accaduto nell'Asl 3 genovese nel corso della settimana. Tre soggetti risultati positivi al tampone sono stati forniti del codice numerico per dare l'alert nell'app Immuni. Quindi gli altri utenti che hanno scaricato la app saranno avvisati. Credo sia utile per continuare a tracciare il contagio e a tenerlo sotto controllo", ha concluso il governatore.
Da lunedì l'uso della App si estenderà a tutta Italia. Immuni è volontaria e basata sul bluetooth. Una volta scaricata, gli smartphone si scambiano codici anonimi generati automaticamente. Quando le strutture sanitarie e le Asl riscontrano un nuovo caso positivo, dietro consenso del soggetto stesso inseriscono un codice nel sistema. I telefoni fanno un 'match' dei codici in automatico e viene inviata la notifica agli utenti con i quali il caso positivo è stato a stretto contatto. I dati raccolti sono conservati sui singoli dispositivi e non su un server centrale.
Il premier Giuseppe Conte ieri ha spiegato: "La potete scaricare con sicurezza, serenità e tranquillità, perché tutela la privacy, ha una disciplina molto rigorosa, non invade gli spazi privati". L'applicazione è disponibile sugli store digitali dal primo giugno, ed è stata scaricata da 2,2 milioni di persone. Dall'8 giugno è stata testata in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia e si è esteso l'uso ad alcuni dispositivi rimasti fuori.
Oggi il commissario Arcuri ha detto: "I 2 milioni e 200mila italiani che l'hanno già scaricata lo hanno fatto spontaneamente. Da lunedì ci sarà una massiccia campagna di comunicazione. Voglio ribadire che è anonima e resterà tale fino alla fine del suo uso e che è una componente fondamentale nella strategia del contenimento della pandemia nel proprio Paese. Abbiamo voluto e dovuto ottemperare alle esigenze di privacy e abbiamo impiegato il minimo del tempo".
Ma secondo una indagine Demos, solo il 38% degli italiani si è dichiarato disponibile a installarla. E sono nate in Italia, per iniziative di istituzioni locali, altre app di tracciamento come allertaLOM della Regione Lombardia, scaricata da oltre 1,3 milioni persone.