Per la Corte d’Assise d’Appello di Ancona, Leopoldo Wick non è responsabile di sette omicidi premeditati e di un tentato omicidio premeditato per aver somministrato indebitamente farmaci ad anziani ospiti della Rsa di Offida, in provincia di Ascoli Piceno, tanto che ieri lo ha assolto "perché il fatto non sussiste". Poco dopo, in serata, l’infermiere 60enne ha lasciato il carcere di Ascoli. Un pronunciamento che ribalta completamente quello della Corte d’Assise di Macerata che l’1 giugno 2022 lo aveva condannato all’ergastolo, responsabile di aver causato la morte o aver messo in pericolo la vita dei malati Di fatto è stata azzerata l’inchiesta iniziata nel 2019 quando la Procura di Ascoli ha avuto il sospetto che ci fosse la mano dell’infermiere dietro al numero di decessi ritenuto "anomalo" avvenuti nella struttura offidana gestita dall’Ast delle Marche.
Sospetti corroborati dai risultati delle autopsie eseguite su due anziani ospiti (una salma fu riesumata) e dai dati sui decessi nelle Rsa ascolane che indicavano in quella di Offida un numero ben più alto rispetto a quelle di Ascoli e Acquasanta. Elementi che hanno portato la Procura ad ottenere il processo con la condanna di Wick in primo grado all’ergastolo con isolamento diurno per un anno, la sospensione della potestà genitoriale e l’interdizione dai pubblici uffici oltre al pagamento di una provvisionale da versare alle parti civili, i parenti degli anziani ospiti della Rsa di Offida ai quali avrebbe iniettato scientemente dosi di farmaci che li hanno condotti alla morte o, nel caso del tentato omicidio, in grave pericolo di vita. Di diverse centinaia di migliaia di euro la provvisionale complessivamente assegnata ai familiari che, alla luce della piena assoluzione stabilita ieri ad Ancona, dovranno ora restituire all’Ast le somme nel frattempo incassate.
Si è commosso Wick alla lettura della sentenza che lo ha mandato assolto. Le sue condizioni di salute non sono buone da tempo; nonostante ciò ha seguito personalmente le udienze dei processi di primo e secondo grado, rivendicando sempre la sua innocenza. "Nell’assolverlo i giudici non hanno semplicemente affermato che Wick non è un assassino ma, specificando ’perché il fatto non sussiste’, immaginiamo che sia insorto in loro il sospetto che questi omicidi non siano mai avvenuti", hanno commentato gli avvocati Francesco Voltattorni e Tommaso Pietropaolo. Alla luce delle motivazioni la Procura generale deciderà se fare ricorso in Cassazione.