Roma, 23 maggio 2023 - A preoccupare l'Emilia Romagna non è solo l’alluvione con il suo lungo strascico di danni ma, da oggi, anche il rinvenimento di ordigni bellici inesplosi trascinati dalle esondazioni che, qualora venissero maneggiati o rimossi in modo improprio, potrebbero mettere in grave pericolo chi si trova nei dintorni.
A tal riguardo, in una nota il prefetto Castrese De Rosa ha raccomandato ai cittadini di adottare la massima prudenza. In merito è stata avviata una specifica campagna di sensibilizzazione con una apposita locandina.
L'emergenza è stata segnalata dalla Coldiretti alla Prefettura di Ravenna, che si è mobilitata per emettere un'informativa valida in tutto il territorio colpito dalle inondazioni. La Prefettura ha inoltre avviato una campagna di sensibilizzazione sui rischi delle bombe inesplose.
A rischio i contadini
Ad essere maggiormente esposti sono i contadini, che in questi giorni, con l'ausilio dei trattori e approfittando della pausa dal maltempo, stanno lavorando per risistemare i campi devastati dalla furia dell'acqua. Il rischio per la loro incolumità è che il passaggio dei mezzi pesanti possa provocare l'innesco degli ordigni e la loro conseguente esplosione.
Ad oggi sono già 6 le bombe non esplose ritrovate nella terra e messe in sicurezza dai militari, ma la Coldiretti avverte che potrebbero essercene delle altre e invita gli agricoltori ad agire con la massima prudenza.
Indispensabile saranno l'intervento e l'assistenza dei militari, delle forze dell'ordine e della protezione civile per mettere in sicurezza quelle che un tempo furono le aree interessate dal fronte della seconda guerra mondiale, circa 100 mila ettari di superficie agricola.