Mercoledì 9 Ottobre 2024
ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Alluvione in Toscana. Dispersi nonna e nipote. In 6 ore pioggia record: caduti 226 millimetri

Pisa, un bimbo tedesco di 5 mesi è stato trascinato via dal torrente. Stava scappando con la sua famiglia in auto: salvi mamma, papà e nonno.

Alluvione in Toscana. Dispersi nonna e nipote. In 6 ore pioggia record: caduti 226 millimetri

Pisa, un bimbo tedesco di 5 mesi è stato trascinato via dal torrente. Stava scappando con la sua famiglia in auto: salvi mamma, papà e nonno.

MONTECATINI VALDICECINA (Pisa)

L’apocalisse maltempo flagellare il Centro Italia. Mentre l’Emilia Romagna si ritrova a fare i conti con lo tsunami che, nei giorni scorsi, ha portato una grande devastazione, ora è la Toscana a doversi inginocchiare dinanzi alle furibonde tempeste del cielo (in sei ore caduti più di duecento millimetri di pioggia, di media a settembre ne cadono 80 ma in un mese). Togliere le spine alla questione delle improvvise catastrofi diventa ora un imperativo categorico. Dato che un’allerta meteo gialla si è tramutata in un inferno sulla terra: siamo in provincia di Pisa, località la Gabella, nel comune di Montecatini Val di Cecina, quando lunedì sera, intorno alle 21.30, il nubifragio ha gonfiato le acque del torrente La Sterza.

Fuori dal suo alveo, il corso d’acqua ha spezzato argini, invaso i campi, travolto auto. Due i dispersi: Noah, bambino di 5 mesi, e la nonna Sabine Kingabuer, 62 anni, portati via dalla piena. Erano in vacanza in un agriturismo da circa dieci giorni insieme alla famiglia, giunta da Monaco di Baviera: il nonno Peter e i genitori del piccolo, Alexander Wagner, 33 anni, con la moglie Mona Kingbauer, 37. Una famiglia arrivata in questo pezzo di Eden che si è fatto abisso d’un colpo. La dinamica al momento più acclarata disegna una cornice dei fatti: nonna, nipotino e genitori del piccolo escono dalla casa vacanze per fuggire con l’auto e scappare dalla furia dell’acqua, mentre il nonno si infila in un cantuccio al primo piano. Una volta fuori, la potenza del torrente trascina via la nonna e il bimbo che teneva tra le braccia, mentre i genitori si sono arrampicati su un albero. "Li abbiamo tratti in salvo – racconta un testimone, Claudio Galeotti che insieme a altri volontari ha soccorso Alexander e Monia –, si erano arrampicati sulle piante, la piena era iniziata a scendere e hanno iniziato a urlare all’impazzata i nomi della donna e del bambino. Siamo riusciti a portarli via".

I genitori del piccolo e il nonno, sotto choc, sono stati trasferiti all’ospedale di Cecina e hanno trovato ricovero in un albergo non lontano dall’agriturismo. Una grande task force, di oltre cento persone, a partire da lunedì sera, si muove in questo microcosmo di devastazione per cercare i dispersi: vigili del fuoco, sommozzatori, soccorritori fluviali, reparto cinofilo, forze dell’ordine, volontari come i cacciatori, che conoscono ogni zolla di terra, elicotteri della Regione, dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Le ricerche si sono concentrate in prima battuta sul torrente tracimato e lungo ciò che è rimasto del suo asse, sino alle acque del fiume Cecina. Ricerche che al momento non hanno dato esiti e che riprenderanno allargando il proprio raggio di azione. Intanto questa terra, un grumo di case incastonate tra antichi e fieri borghi, è una landa di distruzione.

Le radici degli alberi abbracciano ciò che resta dei guardrail dei ponticelli, l’asfalto di alcuni condotti è saltato come un tappo, le strade principali restano chiuse e sussistono problemi per acqua e luce nelle abitazioni. Una ventina le auto trovate ribaltate nei campi o portate via dalla violenza del torrente. Ogni pezzetto di terra è una lama che trapassa da parte a parte: attrezzi agricoli, lamiere accartocciate, vestiti, giochi per bambini, un bar completamente devastato, case allagate, montagne di detriti sono i segni palpabili di una furiosa alluvione mai vista così a questa latitudine. Mentre poco più in là, si cercano la nonna e il nipote. Senza alcuna speranza di vita, ormai.