L’arrabbiatura non le è ancora passata. Alessia Masaracchia, 36 anni, di Serina, comune della Bergamasca, non ci ha pensato due volte a denunciare quello che le è accaduto nel pomeriggio di sabato. Aveva programmato una serata al cinema di Stezzano. Da 40 giorni Alessia è diventata mamma e aveva portato con sè anche il figlioletto, Andrea. All’ingresso la doccia fredda: "Mi hanno chiesto di pagare il biglietto intero, 9 euro, anche per il bimbo, nonostante, non avrebbe occupato alcuna poltrona. Ho fatto presente che generalmente nei cinema, sugli aerei o su altri mezzi di trasporto, i bambini così piccoli non pagano. Avevo anche scelto l’orario delle 18, quando non c’è un grande afflusso. Andrea è stato buonissimo, ha quasi sempre dormito e non ha disturbato nessuno. L’ho fatto per una questione di necessità, dovevo allattarlo".
La neo mamma ha chiesto spiegazioni. "Mi è stato risposto che ai fini della sicurezza, serviva registrare l’ingresso del piccolo. Ma è anche vero che si può emettere un biglietto gratuito. Il primo pensiero è stato quello di andarmene. Ma poi ci ho ripensato. Non volevo rovinare la serata ai miei amici". La 36enne ha denunciato l’accaduto anche sul web. "È stata un’ingiustizia". "Fino a nove anni – replica il cinema –. facciamo pagare un prezzo ridotto. Poi, per bambini così piccoli, anche quando ci chiedono tramite mail informazioni sulla possibilità di portarli in sala, consigliamo sempre di lasciarli a casa". Michele Andreucci