
Una delle iconiche cabine londinesi
Erano il faro delle città, un porto sicuro e un serbatoio di nostalgia preventiva, come tutti gli oggetti che condensano emozioni. L’amore, l’urgenza, il bisogno di comunicare. Quella di via Po, da cui chiamavamo il primo fidanzato. Il vecchio guscio nella brughiera irlandese dove confessavamo alla mamma che ci mancava e la storia della vacanza studio era durata anche troppo. Lo spogliatoio improvvisato in cui Superman si cambiava (qualcuno ha capito che fine facevano i vestiti di Clark Kent?). Se ne trovate una indicatela a un bambino: resterà attonito come di fronte a un oggetto alieno, a un vespasiano. Ma...