Domenica 27 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

Acqua "marrone" dal rubinetto: l'ora del verdetto finale dall’Asl

Lurano, in caso di risposta positiva via libera al consumo di Michele Andreucci

Acqua del rubinetto (CdG)

Lurano (Bergamo), 1 dicembre 2014 - Verranno eseguite oggi da parte dei tecnici dell’Asl le nuove analisi sull’acqua distribuita dall’acquedotto pubblico di Lurano, che nei giorni scorsi aveva suscita allarme tra i cittadini in quanto dai rubinetti delle casa che si trovano a sud-est del paese scorreva con un sinistro colore marrone e maleodorante. Inizialmente il problema sembrava essere di poco conto. Poi, però, i residenti si erano dovuti arrendere di fronte al fatto che i tecnici di Uniacque, la società di gestione del servizio idrico integrato, non erano riusciti a risalire alla causa del fenomeno. Martedì scorso, un primo intervento dell’Asl aveva accertato la presenza di concentrazioni anomale di batteri fecali, probabilmente di origine animale. Successivamnte Uniacque aveva compiuto tutte le necessarie attività per risolvere il problema, riuscendoci: la rete idrica, ora, è libera da ogni batterio.

Il sindaco di Lurano, Dimitri Bugini, potrà però ritirare l’ordinanza che vieta agli abitanti della zona sud-est del paese di consumare l’acqua dell’acquedotto per bere o preparare da mangiare solo dopo il via libera dell’Asl. Diventano quindi fondamentali le analisi di oggi che dovrebbero confermare che la situazione è tornata alla normalità e, quindi, che non c’è alcun problema che proibisca ai residenti di tornare a consumare l’acqua del rubinetto. Intanto Uniacque, come sistema di controllo, ha provveduto a installare alcuni sensori in grado di segnalare 24 ore su 24 ogni variazione della qualità dell’acqua distribuita dall’acquedotto pubblico.

«Anche se i problemi hanno riguardato un circoscritto numero di utenze - sottolinea il presidente di Uniacque, Paolo Franco - non c’è dubbio che la fiducia dei cittadini nella qualità dell’acqua è stata minata. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di installare un sistema di controllo che la terrà monitorata 24 ore su 24. Questo sistema prevede l’installazione di due sensori in un’utenza privata e in una pubblica. Nel momento in cui verrà rilevata nell’acqua una modifica della conducibilità elettrica, che si verifica quando vengono immesse al suo interno sostanze estranee, nella centrale a cui i sensori saranno collegati scatterà l’allarme. Nel giro di un’ora i tecnici di Uniacque potranno, quindi, intervenire sul posto e provvedere». Oggi, quindi, arriverà il verdetto definitivo sulla qualità delle acque: i residenti attendono con ansia di poter tornare ad apèrire i rubinetti senza timori di sorta.