Accusati di stupro I due calciatori tornano ad allenarsi Ma a porte chiuse

Lucarelli jr. e Apolloni indagati per violenza di gruppo su un’americana. Ieri a Livorno il rientro in squadra, niente ingresso dei tifosi allo stadio. La scelta della società toscana per evitare contestazioni

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Accusati di violenza sessuale, sono tornati ad allenarsi (ma a porte chiuse) trascorrendo diverse ore insieme ai compagni di squadra. Il campo di calcio è una sorta di rifugio per Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, i due calciatori di 23 anni finiti, il 20 gennaio, al centro di una bufera giudiziaria con l’accusa di avere violentato a Milano una studentessa americana di 20 anni. Un’accusa pesante che i due respingono, ma con la quale dovranno comunque fare i conti. Ieri, dicevamo, allenamento a porte chiuse per Mattia Lucarelli (figlio d’arte, il padre è Cristiano, bomber del Livorno in serie A) e terapie di riabilitazione per Federico Apolloni, reduce da un infortunio al ginocchio. Le porte chiuse, un provvedimento già preso in altre occasioni dalla società, e a maggior ragione adottato in questi giorni per allontanare i curiosi e inutili tensioni. Perché non è solo l’aspetto sportivo che conta in questa vicenda. L’Unione Sportiva Livorno fa sapere di essere pronta a schierare Mattia nella prossima gara se il giocatore sarà pronto dal punto di vista fisico e l’allenatore lo riterrà utile. Il club labronico, dopo il clamoroso arresto dei due calciatori, aveva infatti dato l’ok alla ripresa delle attività sportive in conseguenza della decisione del Tribunale del Riesame, che lunedì ha revocato gli arresti domiciliari sia per Lucarelli che per Apolloni, disponendo per loro l’obbligo di dimora e il divieto di uscire di casa dalle 20 alle 8. Una disposizione che consente ai due calciatori di riprendere a lavorare con i compagni.

È passato un mese esatto da quando Mattia Lucarelli, figlio di Cristiano, ex bomber del Livorno e di tante altre squadre fra cui Torino, Parma e Napoli, era sceso in campo in una gara ufficiale. Dopo pochi giorni, la clamorosa notizia dell’arresto. E oggi la nuova svolta con il ritorno in campo.

Dicevamo che sulla vicenda pesano tanti dubbi, soprattutto dovuti all’aspetto ambientale e psicologico. Come reagirà il pubblico al loro ritorno all’attività agonistica? Illuminante in questo senso è quello che è accaduto di recente a Manolo Portanova, il giovane calciatore del Genoa condannato in primo grado a sei anni per violenza sessuale di gruppo (quando era al Siena). Il Genoa aveva concluso la sua cessione al Bari nella sessione di mercato invernale, ma i tifosi pugliesi minacciarono una rivolta via social e l’affare sfumò proprio per le difficoltà ambientali che Portanova avrebbe incontrato.

L’Unione Sportiva Livorno per ora mantiene un profilo basso ed evita qualsiasi commento sulla vicenda, ma ha deciso di non chiudere le porte in faccia ai suoi due calciatori finiti nei guai. Anche se per entrambi ritrovare la serenità mentale non sarà affatto facile, visto che sia Lucarelli che Apolloni, nonostante la revoca dei domiciliari, continuano a essere pesantemente indiziati per la violenza sessuale denunciata dalla studentessa ventenne che trascorse con loro la notte fra il 26 e il 27 marzo 2022. Il Tribunale del Riesame ha infatti lasciato a carico dei due ventenni la misura cautelare dell’obbligo di dimora riconoscendo a loro carico gravi indizi di colpevolezza.

Filippo Ciapini