Domenica 5 Maggio 2024

Investimenti verdi. Rivoluzione conveniente

La rivoluzione verde è una rivoluzione grigia. Nel senso di materia grigia. È una rivoluzione del cervello. Quello che serve per comprendere che il verde è un’opportunità e non un costo, anche quando costa. Il Klima-paket della Grosse Koalition tedesca che prevede 100 miliardi di investimenti entro il 2030 gravano sui contribuenti di sua maestà Angela Merkel, ma più ancora costerebbero disastri ambientali e danni alla salute.

Il grande piano stilato in Usa dalla democratica Ocasio-Cortez sposa la stessa impostazione, come pure il programma di lavoro della prossima Commissione europea, il tanto sbandierato Green new deal. Per adesso Ursula von der Leyen non ha fornito numeri precisi, ma si parla di 500 miliardi di investimenti nell’arco della legislatura europea, il 5 per cento del Pil dell’eurozona. Un’enormità. Le ricerche più recenti ci raccontano che le 345mila aziende italiane che dal 2014 al 2018 hanno innovato, si sono viste incrementare il fatturato del 32 per cento, l’occupazione del 28 e l’export del 34. L’ambiente può in sostanza svolgere la funzione di leva per un grande piano keynesiano di riconversione e di rilancio.

Ne sanno qualcosa le imprese che si sono buttate nel ciclo dell’economia circolare, che è la più innovativa forma di autoconservazione che la società moderna è stata costretta a inventarsi. Come cambia presto il mondo: 45 anni fa ci entusiasmammo quando la Bic fino ad allora nota per le penne mise sul mercato un rivoluzionario rasoio che trovò un’incredibile fortuna con lo slogan "usa e getta". Adesso ci accorgiamo che l’usa e getta non possiamo più permettercelo. Siamo stati chiamati a una riconversione del cervello. Che a quanto pare non è finita. Probabilmente serve anche che la politica aiuti la gente a comprendere la dinamica virtuosa che unisce ambiente e sviluppo. Finora alla parola ambiente è stata troppe volte abbinata la parola tasse, anche dall’attuale governo. Dalle merendine ai voli aerei. Non un gran modo per suscitare un moto di simpatia verso le migliaia di ragazzi che ieri sono sfilati per le piazze di tutto il mondo.