Lunedì 29 Aprile 2024

«Spumanti vini ideali non solo per brindisi»

Claudia Nicoli degustatrice Ais

Claudia Nicoli

Claudia Nicoli

BOLOGNA, DURANTE le feste gli spumanti sono vini ideali per il brindisi, ma non solo. A guidarci nella scelta della bollicina perfetta, da vitigni solo italiani, nei menù di Natale e della vigilia è Claudia Nicoli (nella foto), Ambasciatrice italiana dello Champagne, Donna del Vino, Sommelier, degustatrice ufficiale e relatrice Ais.

Come abbiniamo un antipasto, ad esempio con salmone affumicato? «Penserei a un vitigno autoctono piemontese come l’Erbaluce di Caluso. Uno spumante elegante, dal bouquet fruttato e aromatico. Anche un ultra brut».

Passiamo ai tradizionali brodi e a piatti come tortellini e cappelletti. «Abbiamo struttura, ma anche una tendenza dolce. Direi un vino di spiccata freschezza e mineralità, come quella di un brut metodo classico, da Ribolla Gialla friulana».

E se nel primo piatto abbiamo pesce? «Un vino eclettico come il Verdicchio spumante brut. Per i secondi, invece, come calamari ripieni, un polipo in umido, o un’anguilla al tegamaccio, ci spostiamo su un rosé, un brut metodo classico da Nerello Mascalese siciliano, struttura e leggiadria, a un tempo».

Anche alle carni possiamo accostare bollicine? «L’abbinamento tradizionale, ad esempio a cotechino e zampone, è un Lambrusco spumante, ma per variare, sono interessanti anche due tipi di metodo classico rosé: Sangiovese di Romagna, con più struttura, o Cannonau di Sardegna, di notevole complessità».

Bollicine per il dolce. «L’abbinamento classico al panettone è il Moscato d’Asti, ma il panorama italiano è vasto. Per dessert con creme e cioccolato, sono interessanti un Recioto della Valpolicella spumante o una Vernaccia di Serrapetrona».