Lunedì 29 Aprile 2024

Dr. Google, ginecologo virtuale più consultato dalle donne incinte

Mille dubbi e domande di carattere medico, addirittura prima della prima visita dal ginecologo: chi in dolce attesa cerca sempre più spesso risposte dal web

Dr. Google, nuovo ginecologo virtuale (Alive)

Dr. Google, nuovo ginecologo virtuale (Alive)

Roma, 8 luglio 2014 -  E' il 'dottor Google' il più consultato dalle donne alla prima gravidanza, per porre le domande di carattere medico, più spesso di quanto dovrebbero, e addirittura prima della prima visita dal ginecologo. E' quanto ha rilevato uno studio della Penn State University, pubblicato sul Journal of Medical Internet Research. 

RICERCHE SUL WEB - ''Abbiamo visto che le mamme alla prima esperienza sono sconvolte dal fatto che la prima visita non ci sia prima di 8 settimane di gravidanza'', precisa Jennifer Kraschnewski, uno dei ricercatori. ''Così - aggiunge - ricorrono a Google e altri motori di ricerca su Internet perché hanno moltissime domande da fare sulle prime fasi della gravidanza, prima del primo appuntamento dal medico''. Tuttavia, anche dopo la prima visita ostetrica, molte donne continuano a rivolgersi a Internet, sia tramite motori di ricerca che social network, per avere risposta ai loro interrogativi perché ritengono il materiale fornito dal medico insufficiente. I ricercatori hanno scoperto, organizzando quattro gruppi con 17 donne incinte, tutte maggiorenni e con uno smartphone, che molte erano insoddisfatte delle strutture delle cure prenatali perché non rispondevano alle loro necessità e per questo si affidavano alla tecnologia per avere le risposte che cercavano. 

ANCHE SUI SOCIAL - Tuttavia anche le informazioni trovate su Internet le lasciavano insoddisfatte. La maggior parte poi trovava superati opuscoli e volantini dati dal medico, così come libri quali il popolare 'Cosa aspettarsi quando si aspetta' e preferiva avere informazioni in formati diversi, come video, social media, app e siti web. Tuttavia su Internet l'informazione medica che si reperisce non e' regolamentata, e dei milioni di siti web che parlano in qualche modo di gravidanza, meno del 4% e' creato o sponsorizzato da medici