ll gruppo Crédit Agricole in Italia (nella foto il direttore generale Giampiero Maioli) ha superato i primi nove mesi dell’anno con un risultato netto aggregato di 789 milioni (+43%), al netto delle poste straordinarie derivanti in particolare dall’operazione di acquisizione di Creval, di cui 603 milioni di pertinenza del gruppo Crédit Agricole. L’attività commerciale continua a essere dinamica, con un totale dei finanziamenti all’economia pari a 93 miliardi di euro e una raccolta totale che sale a 311 miliardi di euro. L’andamento si colloca all’interno di quello globale del Gruppo Crédit Agricole che ha ottenuto un utile netto nei primi nove mesi di 6,746 miliardi di euro (+62,2%), con ricavi pari a 27,350 miliardi (+7,8%).
Riguardo all’Italia il risultato netto del solo gruppo bancario Crédit Agricole nei nove mesi si attesta a 343 milioni (+103%), al netto delle componenti straordinarie derivanti dall’operazione di acquisizione di Credito Valtellinese. Nei nove mesi Creval ha conseguito un utile netto di 60 milioni e nel terzo trimestre, primo periodo di pieno consolidamento, ha contribuito al risultato gestionale del gruppo generando proventi per 145 milioni, pari al 23% dell’entità aggregata, ed oneri per 93 milioni che portano a un utile di competenza del gruppo di 15 milioni di euro.
A livello di gruppo bancario c’è stato un forte dinamismo commerciale: da inizio anno acquisiti 110mila nuovi clienti, erogati 2,6 miliardi di nuovi prestiti per acquisto abitazione e collocati 7,6 miliardi in prodotti Wealth Management con 2,5 miliardi di nuovi flussi netti. I ricavi sono aumentati del 7% sostenuti dalla solida performance commissionale su tutte le linee di business (+15%). Costante attenzione alla qualità del credito: NPE ratio netto in miglioramento al 2,7% con coperture in aumento al 54%.