Lunedì 29 Aprile 2024

Bolt e Mo Farah miniere d'oroTriplete Usain, Mo Farah vola

Leo Turrini IL TRIPLETE di Bolt. La doppietta di Mo Farah. E il primo record planetario del mondiale cinese di atletica leggera, stabilito nel decathlon da Ashton Eaton, un americano degno di Superman. Grandi imprese intrecciate, avventure umane che si sovrappongono. Prodigi che, come sempre, ovviamente valgono fino a prova contraria. Salvo doping, come non mi stancherò mai di ripetere. LA STAFFETTA. L'oro nella 4x100, insieme ai suoi fratelli di Giamaica, è stato il più semplice in assoluto, per Usain, l' eroe post moderno. Nel senso che gli statunitensi, grandi favoriti della vigilia, si sono suicidati all'ultimo cambio, giusto per infliggere l'ennesima amarezza a Gatlin, che con una ottima seconda frazione aveva messo la squadra a stelle e strisce in posizione di vantaggio. Non so se Bolt, in possesso di una condizione mentale strepitosa dopo i due lampi su 100 e 200, sarebbe stato in grado di rimontare sul rettilineo finale. Il pressapochismo dei presuntuosi americani, che per sciatteria incappano spesso in simili scempiaggini, ha tolto ogni patema al Sovrano, giunto in tranquillità assoluta (la Giamaica ha vinto in 3736) al suo undicesimo oro individuale ai mondiali e al terzo Triplete iridato. La leggenda è il suo orizzonte. Con Usain hanno festeggiato i compagni Carter, Powell e Ashmeade. Argento alla Cina,bronzo al Canada. Più spettacolare è stato il successo delle donzelle giamaicane, che non hanno avuto bisogno di aiuti esterni per dominare in 4107. INVINCIBILE. Dopo di che, in fondo è un peccato che Madre Natura, dotandoli di caratteristiche diversissime, non abbia permesso a Mo Farah di sfidareBolt! Ai tempi della Olimpiade di Londra scommettitori inglesi ci pensarono seriamente, immaginando un duello sui 600 metri: ma sarebbe stata una buffonata e il progetto non decollò mai. Meno male, l'atletica non è un circo. Di sicuro, Farah è per mezzofondo in pista ciò che Usain è per lo sprint. Il britannico di origini somale è oggettivamente imbattibile. Si era aggiudicato i 10000, ha concesso il bis sui cinque chilometri, adattandosi a ritmi lentissimi (il tempo sfiora i 14', roba quasi da dilettanti). Il keniano Ndiku ha provato ad infastidire Mo con una volata lunga. E' stato respinto con perdite, si capisce. IL FACHIRO. E poi c'è questo Ashton Eaton, uomo di ferro dal cuore immenso. Perché ci vuole un fisico bestiale, come cantava Luca Carboni, per dedicare una carriera al decathlon, alla somma di esercizi sparsi e ripetuti. Ti alleni sui 100 come sui400, nell'asta come nel peso. In una parola, devi sapere fare tutto. Uno sforzo da fachiri, una tensione che logora quotidianamente i muscoli e il cervello. Roba da teatro greco, materia buona per l'epica a sfondo omerico. Correndo i 1500 in 4'1752, questo Eaton ha portato a quota 9045 punti il record mondiale. A Rio, l'anno prossimo, promette di fare persino meglio.