Lunedì 29 Aprile 2024

Assegno unico 2022 (anche senza Isee). Da quando fare domanda e gli importi

Aiuti fino a 21 anni e, con cifre minori, senza limiti di reddito. Una famiglia numerosa potrà ricevere anche mille euro

Assegno unico 2022

Assegno unico 2022

Roma, 18 novembre 2021 - Il giorno del decreto attuativo dell’assegno unico e universale per i figli è arrivato. Il pacchetto finale sarà varato oggi dal governo, ma la misura scatterà da marzo 2022: un benefit in busta paga o una detrazione fiscale fino a 175 euro mensili, che calano a 85 per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni o che possono essere incrementati in relazione al numero dei figli e alla presenza di disabili, al reddito e al lavoro di entrambi i genitori.

Assegno unico 2022, guida alle domande: requisiti, importi e Isee

Un bonus che accompagnerà i figli dal settimo mese di gravidanza oltre la maggiore età, fino a 21 anni appunto, a patto che i ragazzi studino, facciano tirocini con redditi minimi o anche il servizio civile universale.

E che terrà conto delle famiglie numerose che arriveranno a ricevere, combinando più requisiti, fino a oltre 1.000 euro al mese. Le domande si potranno presentare già dal primo gennaio, per un periodo che andrà da marzo al febbraio dell’anno successivo, mentre ora gli assegni familiari vanno da luglio a giugno dell’anno dopo. Arriva anche una proroga fino a fine febbraio per allineare l’assegno temporaneo per gli autonomi a queste nuove scadenze.

Insieme alla domanda, a differenza dei vecchi assegni riparametrati al reddito, andrà presentata anche la dichiarazione Isee ma chi non la presenta riceverà comunque l’assegno al minimo. Potranno richiederlo tutti i residenti da almeno due anni, compresi i cittadini extracomunitari.

Gli importi saranno parametrati all’Isee: due in linea generale i limiti individuati, sotto i 15mila euro per avere il massimo dei benefici, oltre i 40mila per avere comunque almeno il minimo. Nessuna famiglia, se vorrà, resterà quindi fuori dal contributo che andrà dai 50 ai 175 euro al mese che diventano da 25 a 85 per i figli tra i 18 e i 21 anni. Saranno previste una serie di maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili, ma si terrà conto anche del fatto che entrambi i genitori lavorano, mentre una maggiorazione ad hoc, 20 euro al mese indipendentemente dall’Isee, andranno alle mamme under 21.

A partire dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee, mentre i nuclei con "quattro figli o più" riceveranno un’ulteriore "maggiorazione forfettaria" da 100 euro al mese. Se entrambi i genitori lavorano e l’Isee è basso, si avranno altri 30 euro in più, che si azzerano oltre i 40mila euro. In sostanza un nucleo con Isee fino a 15mila euro riceverà 175 euro al mese con 1 figlio, 350 con due, 610 con tre e 970 con 4 che diventano 1.090 euro al mese se entrambi i genitori lavorano (30 euro per 4 figli, 120 euro in più).