Roma, 16 ottobre 2017 - Vediamo «tutti i giorni», ha detto il Papa alla Fao, le «conseguenze dei cambiamenti climatici». «Grazie alle conoscenze scientifiche, sappiamo come i problemi vanno affrontati; e la comunità internazionale è andata elaborando anche strumenti giuridici necessari, come per esempio l'Accordo di Parigi, dal quale, però, - ha rimarcato papa Francesco - alcuni si stanno allontanando. Riemerge - ha sottolineato - la noncuranza verso i delicati equilibri degli ecosistemi, la presunzione di manipolare e controllare le limitate risorse del pianeta, l'avidità di profitto. È pertanto necessario lo sforzo per un consenso concreto e fattivo se si vogliono evitare effetti più tragici, che continueranno a gravare sulle persone più povere e indifese».
Per queste parole del Pontefice il WWF esprime sincero e riconoscente apprezzamento. Di fronte alla superficialità con cui spesso vengono affrontati i nodi cruciali del nostro tempo, il Papa ha ristabilito la realtà di cause ed effetti, ha invitato a non nascondersi di fronte alle radici dei problemi, come il cambiamento climatico e le guerre, ma ad affrontarli con decisione. Il Papa ha, inoltre, sottolineato il legame inscindibile tra problemi ambientali, problemi sociali e problemi economici: un legame che spesso viene ignorato dalla politica e nascosto all’opinione pubblica. In un mondo che altera e distrugge gli ecosistemi che sostengono la vita, mentre occorre cambiare decisamente strada e coniugare la prosperità con il rispetto della natura e dell’ambiente, il nodo della distribuzione equa delle risorse naturali è condizione indispensabile. Così prosegue il WWF.
In questo quadro occorre, da subito, ridurre drasticamente le emissioni climalteranti e applicare l’Accordo di Parigi per rimanere entro 1.5°C di riscaldamento globale e scongiurare impatti catastrofici. Nel contempo, occorre uno sforzo straordinario per affrontare gli impatti dell’aumento delle temperature già in atto, incluse le migrazioni interne e tra gli Stati: negarli o ignorarli porterebbe solo ad aggravarli. Il WWF si augura che l’appello del Papa, alla vigilia della COP23 di Bonn che inizierà il prossimo 6 novembre, venga ascoltato da tutti e che si lavori per rendere l’Accordo di Parigi davvero efficace nel conseguire l’obiettivo di evitare all’umanità e al Pianeta scenari di grave sofferenza. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]