Lunedì 29 Aprile 2024

Whirpool chiude a Caserta, Albacina e None: a casa 1350 dipendenti. Il governo: "Nessun licenziamento fino al 2018"

Presentato il piano industriale al ministero dello Sviluppo. Il Mise: "Forte contrarietà". E gli operai bloccano la superstrada Ancona-Roma

Fabriano, lavoratori Indesit (Foto di repertorio Ansa)

Fabriano, lavoratori Indesit (Foto di repertorio Ansa)

Roma, 16 aprile 2015 - Il piano industriale di Whirpool prevede la chiusura dello stabilimento Indesit di Carinaro (Caserta), insieme a quelli di Albacina, vicino Fabriano e None in Piemonte. Tra quelli già previsti e i nuovi sono circa 1350 i licenziamenti previsti  di cui 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri di ricerca. E' emerso questa mattina nel corso dell'incontro tra i vertici dell'azienda e sindacati al ministero dello Sviluppo Economico a Roma. Riferisce tutto  Gianluca Ficco della Uilm: questo "nonostante un piano di investimenti di 500mln in 4 anni e la prospettiva di un incremento dei volumi produttivi in Italia". In programma anche la crescita della fabbrica di Varese, con 280 lavoratori in più, e di Melano.

SCATTA LA PROTESTA - Sbigottimento a Carinaro dopo l'annuncio che arriva ad appena due anni dalla chiusura dell'altro insediamento gemello di Teverola che era costato quasi 200 esuberi. I dipendenti, circa 800, che ora rischiano il posto, hanno subito bloccato la produzione dando vita ad uno sciopero. Gli operai della Indesit di Albacina (Ancona) hanno bloccato la Strada provinciale 256 Muccese e la superstrada Ancona-Roma. Al loro fianco c'è il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, del Pd.

NO LICENZIAMENTI FINO AL 2018 - In una nota del Mise, il governo parla di "forte contrarietà" al piano. "Il Governo farà di tutto per salvaguardare i posti di lavoro del gruppo Whirlpool in Italia", ha detto il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Il Governo, ha ricordato Guidi ha chiesto e ottenuto l'impegno dell'azienda a rispettare quanto stabilito nel 2013 sull' acquisto di Indesit che escludeva qualsiasi licenziamento unilaterale fino al 2018.

SINDACATI SI MOBILITANO - Immediata la reazione delle single sindacali. Fiom, tramite  Michela Spera, segretaria nazionale e Gianni Venturi, coordinatore nazionale per il gruppo Whirlpool-Indesit, "decisioni che non possiamo condividere", seppure all'interno di un piano che prevede "scelte importanti per l'Italia". La Campania "sta pagando un prezzo altissimo in termini di occupazione", tanto che "non siamo più in presenza di singole vertenze ma di fronte a una vera e propria 'vertenza Campania' su cui il Governo e la Regione devono dire cosa intendono fare e su cui chiediamo loro di intervenire immediatamente". Per accompagnare il confronto sindacale che partirà il 20 aprile, "ancora una volta i lavoratori di Whirlpool dovranno mettere in campo iniziative e mobilitazioni". Annunciata una mobilitazione anche nelle Marche.  

Anche Uilm, per voce dello stesso Ficco, ha espresso "il più profondo dissenso". "Abbiamo chiesto a Whirlpool - afferma - di rispettare gli accordi pregressi, compreso quello ereditato la Indesit e firmato proprio in sede ministeriale poco più di un anno fa, secondo cui tutte le fabbriche hanno una missione produttiva e fino al 2019 nessun lavoratore può essere licenziato. Confidiamo che il Governo ci aiuti a far rispettare quell'intesa di cui esso stesso fu parte".

Il prossimo incontro fra sindacati e Whirlpool è previsto lunedì 20 a Roma, per l'illustrazione più particolareggiata del piano.

AD WHIRPOOL: E' MIGLIOR PIANO POSSIBILE - Il piano Whirlpool per l'integrazione delle attività acquisite da Indesit è "il migliore che possiamo mettere in campo. Abbiamo guardato tutti i piani possibili, è il migliore per garantire continuità e sostenibilità a lungo termine". Davide Castiglioni, a.d di Whirlpool Italia, commenta: "Nessuno verrà lasciato solo".  L'impianto di Albacina chiuderà ma occupazione e produzione verranno trasferite "di 8 chilometri a Melano", assicura l'Ad. "Il polo di Fabriano diventerà il primo in Europa per i piani di cottura, un vero asset". "La scelta più dolorosa" del piano Whirlpool-Indesit, dice Castiglioni, è quella della chiusura a Carinaro.