Lunedì 29 Aprile 2024

Volkswagen, in Usa rischio multa da 18 miliardi. Tonfo in Borsa: -22%

Indagine sulle emissioni 'taroccate', scuse da parte del gruppo di Wolfsburg

Martin Winterkorn, Ceo di Volkswagen (Afp)

Martin Winterkorn, Ceo di Volkswagen (Afp)

Francoforte, 21 settembre 2015 - Volkswagen crolla in Borsa dopo la notizia della multa record da 18 miliardi di dollari che potrebbe infliggergli l'autorità Usa. Il titolo del gruppo di Wolfsburg a metà mattinata arriva a cedere il 22%. Viaggia sui 126,40 euro ad azione, segnando il peggior tracollo da ottobre 2008. In poco più di due ore di scambi, il colosso tedesco ha bruciato 16 miliardi di valore, scendendo a 60,4 miliardi di euro.Il titolo rialza, seppur di poco, la testa in chiusura, terminando a -18,60. Ieri la società ha fatto alcune ammissioni sui test antinquinamento negli Stati Uniti e ora rischia una pesantissima sanzione da parte dell'autorità degli Stati Uniti. Nel frattempo, il tonfo del titolo sta condizionando la Borsa di Francoforte che segna a poco meno di un'ora dall'apertura -1,3%, peggiore fra le altre piazze europee, comunque caute dopo la vittoria di Tsipras alle elezioni in Grecia

IL CASO - Volkswagen in queste ore è al centro una vera e propria bufera. Mediatica e finanziaria. L'accusa è quella di aver frodato i controlli sulle emissioni di gas inquinanti attraverso un software, presente in 482 mila vetture diesel, che faceva apparire le automobili molto meno inquinanti di quanto fossero in realtà. Si parlano di valori che, in condizioni normali, potevano superare di 40 volte gli standard consentiti. La Environmental Protection Agency (Epa) e il California Air Resources Board (Carb) hanno aperto un'inchiesta formale contro il costruttore tedesco dopo aver scoperto un sofisticato algoritmo in grado di rilevare quando l'auto viene sottoposta a controlli ambientali in modo da abbassare agli standard previsti le emissioni di ossido di azoto.

LA POSIZIONE DI WOLFSBURG - Volkswagen ha ammesso che le vetture presentavano "elementi difettosi" e ha assicurato la massima collaborazione con le autorità americane, senza fornire ulteriori commenti. Richard Corey, direttore esecutivo del Carb, ha spiegato che il software risulterebbe installato in 482 mila modelli di Jetta, Maggiolino, Golf, Audi 3 e Passat prodotti dal 2009 al 2015, dai quali dovrà essere eliminato pena il ritiro delle vetture dal mercato. Secondo la stampa Usa, la sanzione potenziale per l'illecito è pari a 37.500 dollari per veicolo. Facendo un rapido calcolo, ecco spuntare il salasso record: 18 miliardi di dollari.

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