Venerdì 17 Maggio 2024

Vertice Silvio-GallianiInzaghi avanti per forza

Giulio Mola Carnago (Varese) SONO GIORNI agitati per il Milan: fra indiscrezioni, mezze conferme e smentite riguardanti la vendita della società e presunti ultimatum (poi negati) all'allenatore si respira aria di ribaltone. Ma è solo una sensazione. Telefoni e fax bollenti soprattutto nella sede di via Rossi, però ieri la riunione d'emergenza (come spesso avvenuto negli ultimi anni in situazioni analoghe) si è svolta ad Arcore, dopo pranzo. E' lì che Silvio Berlusconi, preso atto di una situazione complicata, ha convocato il fido Galliani per mettere a punto le prossime strategie dopo le voci incontrollate di lunedì, che davano Inzaghi ad un passo dall'esonero:e invece si va avanti, probabilmente fino al termine della stagione, con il tecnico piacentino. Insomma, si sceglie la linea della continuità, l'allenatore non rischia anche se domenica è un obbligo battere il Cesena e rimettersi in corsa. Solo in caso di catastrofi che nessuno osa immaginare, Inzaghi verrebbe rimosso per lasciare il posto a Tassotti. Il capitolo allenatore si riaprirà invece a giugno quando certamente Inzaghi saluterà la compagnia per far posto, come dicono i beneinformati, «ad un grande allenatore, d'esperienza. Perché si può risparmiare su tutto ma non sulla guida tecnica». Insomma, Conte, Guardiola, Montella, Lippi, Spalletti, Prandelli e lo stesso Donadoni (tenuto in stand by lo scorso anno) restano alla finestra. Argomento società, infine. Ieri un altro colpo di scena, dopo i «no, non vendiamo» ribadito più volte da Fininvest. «Nessuna vera trattativa ma solo interlocuzioni cordiali e private con rappresentanti del Milan - ha spiegato il presunto mister miliardo Bee Taechaubol -. Vorrei chiarire personalmente informazioni errate o fuorvianti apparse negli ultimi due giorni sui media italiani, ribadendo al contempo di non aver mai rilasciato interviste a giornali del mio Paese . Non nego l'interesse per una eventuale acquisizione di quote di una squadra così prestigiosa come AC Milan, ma al momento si tratta solo di interlocuzioni cordiali e private». Insomma, parole e solo parole. Ma non è tutto. Mentre lo studio legale romano Ripa di Meana continua a mantenere stretti contatti con i cinesi del gruppo Wanda facenti capo a mister Janlin, si parla ora di una cordata indonesiana pronta a fare un'offerta di 970 milioni (220 milioni di debiti compresi). La telenovela continua. Aspettando la prossima puntata.