Martedì 21 Maggio 2024

Mosca, colloqui Putin-Kerry. "Primi segnali di comprensione"

Si è parlato del dispiegamento di un contingente di peacekeeper in Ucraina

Il Segretario di Stato Usa John Kerry e il presidente russo Vladimir Putin (AFP)

Il Segretario di Stato Usa John Kerry e il presidente russo Vladimir Putin (AFP)

Roma, 12 maggio 2015 - Il segretario di Stato Usa, John Kerry, dopo due anni di assenza dalla Russia, si è recato oggi nel resort di Vladimir Putin a Sochi per incontrare il presidente russo. Al centro dei colloqui nella località sul mar Nero che ha ospitato le Olimpiadi invernali 2014, "il momento critico" in Ucraina e "i prossimi passi per una concreta realizzazione" del cessate-il-fuoco nel Donbass russofono attraversato da pulsioni separatiste che i grandi della terra vorrebbero contenere in un rinnovato format ucraino, con margini di autonomia tutti da concordare, progetto sul quale Kiev per prima nutre forti diffidenze. 

I colloqui, secondo quanto riferito dal consigliere diplomatico del Cremlino, non hanno segnato una svolta, ma sono stati positivi in quanto sono apparsi i primi segnali della comprensione che i due grandi paesi debbono tornare alla collaborazione. Sono stati "aperti e amichevoli". E' stato discusso il dispiegamento di un contingente di peacekeeper in Ucraina. 

La riunione è stata preceduta da un incontro bilaterale con Lavrov, Kerry, durante il quale hanno discusso un'ampia gamma di questioni. Ha preso parte ai negoziati per gli Stati Uniti, l'ambasciatore in Russia John Tefft, il vice segretario di Stato per gli affari politici Wendy Sherman. Per la parte russa, l'aiutante presidenziale Yuri Ushakov. 

Prima dei colloqui, Putin ha stretto la mano a Kerry, che a sua volta, ha introdotto la delegazione americana. In precedenza, il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov ha detto che Mosca ha accolto la visita del ministro statunitense in Russia, dicendo che solo il dialogo può permettere di risolvere tutte le questioni controverse e la Russia è pronta per a tale dialogo. 

Durante i colloqui a Sochi di oggi, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha fatto diversi regali al collega statunitense John Kerry, tra cui patate e pomodori di Krasnodar. Lo ha riportato su Facebook Maria Zakharova, vice direttore de dipartimento informazione del ministero russo, pubblicando anche delle foto. Lavrov ha regalato a Kerry anche una t-shirt con i simboli della Vittoria sovietica nella Grande guerra patriottica contro il nazismo, di cui si sono celebrati i 70 anni sabato scorso. Da parte sua il diplomatico Usa ha dato a Lavrov una "lista di citazioni dai media russi" che a suo dire "non riflettono il vero potenziale della vasta scala delle relazioni russo-americane, che ritiene debbano migliorare".