Spread sotto i 150 punti. Rendimento Btp al minimo

Milano, 26 agosto 2014 - Boccata d'ossigeno per i mercati azionari internazionali: è l'effetto Draghi che, dopo l'intervento a Jakson Hole, ha riacceso l'entusiasmo finanziario e smorzato le preoccupazioni. A trainare è la proposta, sperimenatta in Usa, di possibili misure di 'quantitative easing': l'acquisto di titoli pubblici e privati per stimolare l'economia. Piazza Affari, migliore tra le borse europee, ha aperto l'ultima settimana di agosto in rialzo. E lo spread tra Btp e Bund è in forte discesa: l'indice va sotto la soglia del 150 punti scivolando dopo le aperture delle borse europee a 149 punti. Il titolo a dieci anni tocca nei rendimenti il minimo record del 2,43%. Oggi è prevista la prima asta del Tesoro della settimana con il collocamento di 3 miliardi di Ctz. Gli investitori pagano il debito italiano poco più di quanto facciano con quello Usa, meno di quanto accade per il Regno Unito. Dopo aver toccato un nuovo minimo storico nel rendimento, infatti, il Btp decennale è sceso sotto l'equivalente titolo decennale del Regno Unito. Il Btp scambiato sul mercato secondario ottiene un rendimento del 2,43% con un differenziale sul Bund di 149 punti mente il bond a 10 anni di Sua Maestà offre un rendimento del 2,47% con uno spread a 153,5. In discesa a 130 punti anche lo spread tra i Bonos spagnoli e i Bund: il rendimento dei titoli spagnoli è pari al 2.24%.