Giovedì 16 Maggio 2024

Terrorismo, Renzi: taggare i soggetti pericolosi

Il premier all'italian digital day di Torino prende l'occasione per parlare dell'emergenza terrorismo. E risponde a Salvini: "Bloccare le frontiere? E le nostre periferie?"

Matteo Renzi: taggare i soggetti pericolosi (Ansa)

Matteo Renzi: taggare i soggetti pericolosi (Ansa)

Venaria (Torino), 21 novembre 2015 - Matteo Renzi punta tutto sul digitale: "E' la più grande occasione che ha l'Italia per essere se stessa", assicura il premier all'Italian Digital Day di Torino, nella reggia di Venaria, spiegando che la riforma digitale serve per avere un Paese più semplice e più giusto. "L'Italia è stata complicata in questi anni - ha sottolineato - lo è stata persino nel pagare i debiti delle pubbliche amministrazioni". Ma il premier, alla reggia di Venaria, non poteva non parlare anche dell'emergenza terrorismo, che dopo le stragi di Parigi e del Mali ha provocato oggi la dichiarazione del massimo allarme per Bruxelles.

TAGGARE I TERRORISTI - "Io sono per taggare i potenziali soggetti pericolosi, ciascuno di noi lascia delle tracce camminando. E non credo che sia un agguato alla privacy, dire che si debbono taggare e seguire queste persone -  dice Renzi - Io sono per fare più controlli ed essere più operativi, per avere un sistema di informatica maggiore, di maggiore digitalizzazione delle immagini, per riuscire a fare il riconoscimento facciale. Io sono per avere in comune tutte le banche dati, per far sì che ogni telecamera sia a disposizione della forza pubblica, per poter dire che posso riconoscere una persona". In un altro passaggio, Renzi aveva sottolineato come "il terrorista è colui il quale ti uccide, e se non ti uccide prova a farti vivere nel terrore, cioè vivere come piace a lui". Per questo: "Noi dobbiamo essere capaci di utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per essere in grado di dare una risposta, noi non dobbiamo sottovalutare niente" spiega Renzi, che però avverte che "contemporaneamente, dobbiamo mantenerci social. Mantenerci umani, in grado di esprimere i nostri valori più profondi". 

IL PRIMATO DELLA TECNOLOGIA - Renzi ha poi citato quanto capitato al tribunale di Milano il 9 aprile scorso, quando Claudio Giardiello uccise tre persone. Ricordando che, "a proposito di tecnologia, un metal detector che non funzionava ha permesso a quest'uomo di entrare nel tribunale con una pistola". Il premier ha poi spiegato come "contemporaneamente la determinazione di un sistema di telecamere ben messo insieme da Comune, carabinieri e polizia, che avevano firmato un accordo per poter mettere le telecamere della Ztl dentro il circuito delle altre telecamere di sicurezza, ha permesso di beccare il motorino". Ma, si è chiesto Renzi: "Cosa c'è che ha consentito di finire l'operazione? Il fattore umano, un carabiniere ha capito che bisognava andar a casa della ex moglie dell'indagato, ha preso le targhe del motorino e le ha inserite nel sistema, senza questa operazione di intelligenza umana nessuno avrebbe visto". Poi, "quando hanno visto scattare l'allarme un pattuglia di forze dell'ordine, con sprezzo del pericolo, ha fermato quest'uomo e l'ha disarmato, e lo ha assicurato alla giustizia".

FRONTIERE E PERIFERIE - Il premier replica poi al leader leghista Matteo Salvini, che proprio oggi ha esposto la sua ricetta di chiudere le frontiere contro il terrorismo. "Questa sfida sta mettendo in discussione il senso stesso dell'Europa, smettiamo di vivere di luoghi comuni", e allora "a chi dice blocchiamo frontiere, rispondo ma dove le blocchi? Blocchiamo le frontiere perché arriva qualcuno sui barconi o le frontiere delle nostre periferie da cui provengono gli attacchi killer?".  Anche a Bruxelles è in corso "un attacco evidente a ciò che noi siamo, ai nostri valori, alla nostra identità", spiega Renzi, con i terroristi che prendono di mira "musei, stadi, ristoranti luoghi delle normalità", questo perché il terrorista "o ti uccide o ti fa vivere nel terrore come piace a lui".