Giovedì 25 Aprile 2024

Afghanistan: 33 morti in attacco, Isis rivendica. Australia, 5 ragazzi progettavano decapitazioni

I talebani afghani hanno negato oggi qualsiasi loro responsabilità nell'attacco a Jalalabad. A Melbourne sventata azione terroristica

Attentato suicida a Jalalabad (Ansa)

Attentato suicida a Jalalabad (Ansa)

Kabul, 18 aprile 2015 - È di almeno 33 morti e 100 feriti il bilancio di un duplice attentato realizzato da sconosciuti davanti ad un'agenzia della Kabul Bank di Jalalabad, capoluogo della provincia orientale afghana di Nangarhar. Secondo Sherzad, una prima esplosione davanti ad una moschea non ha prodotto vittime mentre la seconda, frutto di esplosivo collocato su un risciò a motore, ha investito in pieno i clienti della banca in attesa di poter incassare lo stipendio. I talebani afghani hanno negato oggi qualsiasi loro responsabilità. In un tweet in pashto, il portavoce degli insorti Zabihullah Mujahid non solo ha smentito la paternità del gesto, ma lo ha anche condannato.

L'attacco è stato rivendicato da un comunicato attribuito allo Stato Islamico (Isis) in cui si dice che il kamikaze, di nome Abu Mohammad, "è uno dei nostri". Le autorità afghane cercano una conferma dell'autenticità della rivendicazione

​Intanto in Australia, a Melbourne, la polizia ha fermato cinque ragazzi, sospettati di programmare un attacco terroristico il prossimo 25 aprile in occasione del Giorno del veterano. Tra gli arrestati due 18enni che si presume stessero preparando l'attentato. Arrestato anche un altro 18enne con l'accusa di possesso di armi. Altri due ragazzi, di 18 e 19 anni, sono in stato di custodia cautelare.

I sospetti terroristi volevano uccidere poliziotti con coltelli e mannaie, decapitandoli pubblicamente, ispirandosi alle macabre esecuzioni di prigionieri occidentali per cui sono tristemente celebri i jiahdisti sunniti dello Stato Islamico.