Mercoledì 24 Aprile 2024

Nature svela i 10 personaggi scientifici del 2017. C'è anche un'italiana

La ricercatrice del Gran Sasso Science Institute Marica Branchesi al secondo posto

Marica Branchesi, l'italiana nella top 10 di Nature - foto  GSSI

Marica Branchesi, l'italiana nella top 10 di Nature - foto GSSI

Come ogni anno 'Nature', la più importante rivista scientifica al mondo, stila la lista delle 10 persone più influenti dell’anno. Nella 'Ten people who mattered this year' compare al secondo posto una ricercatrice italiana, Marica Branchesi, del Gran Sasso Science Institute di L'Aquila . Un riconoscimento prestigioso alle sue non comuni capacità di coordinamento nell'ambito di un progetto sulle onde gravitazionali che ha visto coinvolti migliaia di ricercatori. CHI È MARICA BRANCHESI È ricercatrice e professore associato al GSSI, dove lavora come astronoma da diversi anni, nell'ambito di una collaborazione internazionale per la rilevazione delle onde gravitazionali. Presidente della commissione di astrofisica delle onde gravitazionali della International Astronomical Union e membro del Comitato internazionale per le onde gravitazionali, la Branchesi è entrata a far parte della collaborazione Virgo dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nel 2009, insegnando presso l'Università di Urbino. IL SUO RUOLO NELLA RICERCA La dottoressa Branchesi viene definita da Nature 'the merger maker' per il suo impegno nell'unire le competenze e le conoscenze di scienziati internazionali per lavorare a questa branca dell'astronomia, che si occupa delle sorgenti astrofisiche e viene denominata "astronomia a molti messaggeri", perché studia i segnali delle onde elettromagnetiche (come i fotoni) ma anche quelli delle onde gravitazionali. 'Nature' ha premiato le sue capacità diplomatiche e comunicative, fondamentali nel coordinare il gruppo di 3500 astronomi e fisici di tutto il mondo che è arrivato alla scoperta della fusione di due stelle di neutroni (annunciata il 16 ottobre scorso). "Nel comunicare con gli altri ho sempre pensato alla scienza e a come in essa ci siano continui scambi di idee e opinioni diverse prima di trovare la soluzione migliore", ha commentato la Branchesi. LA CLASSIFICA DI 'NATURE': I PRIMI 5 La lista della pubblicazione scientifica vede al primo posto David Liu del Broad Institute di Cambridge, Massachusetts, che lavora all'editing del genoma con la tecnologia Crispr/Cas9, una rivoluzione per la medicina. Dopo Marica Branchesi seguono la dodicenne Emily Whitehead, la bambina definita “testimone vivente” della lotta contro la leucemia, guarita grazie alla terapia sperimentale Car-T. Poi Scott Pruitt, a capo della Environmental Protection Agency (EPA) statunitense, citato per la sua influenza come negazionista del cambiamento climatico (nella speranza che possa cambiare idea). Segue Pan Janwei della University of Science and Technology of China: è riuscito a teletrasportare in termini quantistici un fotone dal nostro pianeta a un satellite in orbita. LA CLASSIFICA DI 'NATURE': GLI ALTRI 5 Il sesto nome è quello di Jennifer Byrne, genetista e oncologa al Children’s Hospital di Weastmead di Sydney, che va a caccia di errori negli articoli scientifici che analizzano database genetici. Lassina Zerbo guida la Nuclear-Test-Ban Treaty Organization (CTBTO), l'organizzazione che monitora i test nucleari in tutto il mondo, e “ha lavorato duramente per scoraggiare la proliferazione nucleare […] ed è stato una figura chiave nella risposta internazionale a seguito dei testi missilistici nordcoreani”. Victor Cruz-Atienza è invece un geofisico alla National Autonomous University of Mexico: ha studiato le dinamiche fisiche che regolano la rottura delle faglie sotto la crosta terrestre, ricerche utili per la previsione dei terremoti, come dimostrato nel caso del sisma del 20 settembre scorso a Città del Messico. Ann Olivarius, citata come nono nome da 'Nature', è una avvocatessa inglese che si occupa di diritti civili, in particolare di molestie sessuali e gender gap nell’ambiente accademico. L'ultimo nome è quello di quello di Kaled Toukan, direttore del Synchrotron-light for Experimental Science and Application in the Middle East (SESAME), che ha saputo lavorare di diplomazia per la creazione del primo sincrotrone del Medio Oriente.