Torino, 19 ottobre 2015 - Nei confronti di Davide Vannoni il giudice monocratico Roberto Arata ha stabilito il non luogo a procedere per prescrizione. Il patron della Stamina Foundation non era in aula a Torino per la pronuncia della sentenza. Per Vannoni, accusato di tentata truffa ai danni della Regione Piemonte per un contributo di 500 mila euro, ottenuto e poi revocato, il pm Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto una condanna a due anni.
Il giudice Arata ha recepito l'impostazione dei difensori di Vannoni, Liborio Cataliotti e Pasquale Scrivo, secondo cui il tentativo di truffa ai danni della Regione Piemonte si sarebbe consumato nel 2007, all'atto della richiesta, e non nel 2008. Gli otto anni trascorsi hanno quindi fatto scattare la prescrizione del reato.
"Questa sentenza - hanno dichiarato i due legali - non arriva inattesa. Eravamo convinti che il reato fosse ampiamente prescritto e che, comunque, Vannoni non avesse mai avuto intenzione di compiere alcun tentativo di truffa nei confronti della Regione Piemonte".
Sempre i legali Cataliotti e Scrivo annunciano che Davide Vannoni rinuncia al ricorso in Cassazione nel procedimento sulle cure mediante cellule staminali in cui aveva patteggiato la pena di un anno e dieci mesi. "È la prova - dicono gli avvocati - che per lui si tratta di un capitolo concluso e che l'esperienza del metodo Stamina in Italia è finita. Si tratta di una vicenda che lascia ancora molte ferite aperte, ma su cui dovrà giudicare la storia".