Giovedì 25 Aprile 2024

Roma, De Rossi: Basta parlare del derby come di una guerra

La Questura archivia un derby in cui non sono stati registrati problemi di ordine pubblico

Daniele De Rossi (La Presse)

Daniele De Rossi (La Presse)

Roma, 5 dicembre 2016. Ieri la Roma ha portato a casa un derby strano, vinto senza gli occhi vigili dei suoi tifosi che hanno preferito proseguire i loro sciopero del tifo contro l'installazione di barriere all'interno delle curve. Questo derby è stato preceduto da misure che hanno impedito ai tifosi di stare vicini alla squadra, come nel caso dell'allenamento saltato al "Tre Fontane" per tutelare l'ordine pubblico. Secondo una nota della Questura si archivia un derby che non ha visto alcuni tipo di problema dal punto di vista dell'ordine pubblico. "Le operazioni di afflusso e deflusso sono state fluide, grazie anche al piano per viabilità e parcheggi in vigore da quest’anno" - scrive la Questura - "Al termine, il Questore D’Angelo ha voluto ringraziare le forze dell’ordine che hanno profuso ancora una volta il massimo impegno". DE ROSSI: "IL DERBY NON E' UNA GUERRA, NOI CONDIVIDIAMO LA CITTA' OGNI GIORNO". Se fuori dall'Olimpico non ci sono stati tafferugli all'interno del campo si sono vissuti momenti di tensione quando sono quasi arrivati alle mani Strootman e Cataldi. "Sono arrivato che si stavano strattonando, ho visto i nostri attaccati a Cataldi che è un bravissimo ragazzo. Cercavo di dividere" - racconta il Capitano Daniele De Rossi - "Non so cosa sia successo né prima né dopo. Quando c’è confusione si ammoniscono i due capitani, invece Banti ha visto bene cosa fosse successo. Lui ha optato per il rosso a Cataldi e il giallo a Kevin. Nel primo tempo era stata tranquilla la partita, ma il gol che ha sbloccato il match ha cambiato gli umori per noi e per loro". In ogni caso il Capitano chiede di tenere i toni bassi sebbene le parole della vigilia siano state abbastanza pesanti. "Nei giorni scorsi abbiamo sentito parlare di guerre, noi viviamo tutti gomito a gomito, laziali e romanisti dividono famiglie. Ci sono a scuola da mia figlia, al bar sotto casa quando fai colazione. Dividiamo strade, la città" - precisa De Rossi - "Non è una guerra, certo ha un sapore particolare, ma le guerre lasciamole da un’altra parte, ce ne sono già tante. Spero che quello che è stato detto dopo venga giudicato per quello che è, magari a uno gli parte il colpo, una dichiarazione ma poi te ne penti subito. Speriamo finisca qui questo derby. Io oggi sono stato tranquillo."

SPALLETTI: "LE PAROLE DI LULIC SI COMMENTANO DA SOLE". L'allenatore giallorosso ci tiene ad ammonire le parole di Senad Lulic, offensive nei confronti di Antonio Rudiger. "Sulle parole di Lulic è semplice: si commentano da sole" - dice Spalletti - "È un problema di chi le pronuncia, non bisogna commentare niente. Magari era un momento in cui era dispiaciuto ma mi dispiace perché Lulic è un gran calciatore".

MARIA SCOPECE