Giovedì 16 Maggio 2024

Parma, Donadoni: "Rispetto la scelta di Cassano". L'attaccante: "Ci hanno preso in giro"

Il tecnico commenta così l'addio del barese: "Senza gli stimoli giusti, tutto diventa più complicato". FantAntonio: "Lascio per dignità, hanno rovinato un giocattolo perfetto"

Antonio Cassano e Roberto Donadoni (Ansa)

Antonio Cassano e Roberto Donadoni (Ansa)

Parma, 27 gennaio 2015 - "Quella di Cassano è una scelta che non commento ma che rispetto. Quando non ci sono più gli stimoli giusti, tutto diventa più complicato". Roberto Donadoni, allenatore del Parma, commenta la rescissione di contratto del barese alla vigilia della partita di Coppa Italia contro la Juventus, sfida sulla carta quasi impossibile: "Cerco di tenere unito questo gruppo. Cercheremo di onorare la Coppa Italia con grande dignità. È quanto i nostri tifosi ci chiedono da tempo. Visto la nostra classifica direi che è una grande opportunità per tutti". Con la rescissione di Cassano al Parma viene comunque a mancare un giocatore importante. "E' un giocatore dallo spessore tecnico importante, ma quest'anno per lunghi periodi abbiamo avuto defezioni importanti e dovremo essere bravi a superare questo ostacolo", ha detto ancora Donadoni. 

CASSANO: "PRESO IN GIRO PER 7 MESI" - L'attaccante barese ha spiegato alla trasmissione tv Tiki Taka i motivi della sua decisione: "Ho deciso di chiudere il rapporto dopo una presa per il c... durata sette mesi, sono stanco. Non ce l'ho con i tifosi di Parma, con i miei compagni e con chi lavora, ma con chi ha fatto un disastro dopo che avevamo fatto del Parma un giochino perfetto. Ci sto rimettendo quattro milioni di stipendio, ma non sono i soldi il problema. Non lo sono per me: la cosa brutta è che ci sono persone che guadagnano molto meno e non prendono un euro da 7 mesi. Ogni volta ci dicevano che ci avrebbero pagato domani e il giorno dopo ci ripetevano domani: basta, non ce la facevo più, questa situazione di agonia era insostenibile. Se ce l'ho con la vecchia proprietà o con quella nuova? Con tutti, quelli nuovi manco so chi sono: in venti giorni sono passati quattro presidenti. Quindici giorni fa è arrivata la nuova proprietà, ma non è cambiato nulla". Un Cassano deluso e dal futuro incerto: "Lascio tutto perché sono stanco: vince la dignità per me, prima dei soldi. E non ci sono altre squadre di mezzo: il mio procuratore mi aveva proposto l'America, ma in America o a Dubai ci andrò a quarant'anni, quando non riuscirò più a correre".